Una miniera d’acqua sul Pianeta Rosso

Un grande mare di acqua ghiacciata si estende sotto la superficie di Marte, pronta a essere estratta dai futuri esploratori come fonte di carburante e forse di acqua potabile. La scoperta, oltre a rilanciare l’interrogativo sulla vita extraterrestre, spiegherebbe dove sia finita l’acqua quando Marte si è trasformato da pianeta umido e temperato in un deserto freddo e secco qual è adesso. “La quantità d’acqua rilevata è pari a quella del lago Michigan e potrebbe trovarsi anche solo ad un metro sotto la superficie” sostiene William Boynton dell’Università dell’Arizona, coordinatore dello studio pubblicato sull’ultimo numero di Science. La scoperta è importante soprattutto in previsione di un’eventuale missione umana sul pianeta rosso: chiunque decidesse di esplorare Marte infatti necessiterebbe di acqua potabile e di idrogeno come fonte di carburante. “La quantità d’acqua è sufficiente a sostenere una missione” dichiara Bill Feldman del Dipartimento dell’Energia del Los Alamos National Laboratory. “Finora avevamo pensato alla progettazione di complicati strumenti per estrarre il liquido da terreni con percentuali d’umidità bassissime. Il problema è che prima di tirarla fuori bisognerebbe riscaldarla!” La presenza dell’acqua è stata rilevata dalla sonda orbitante Odissey mediante l’invio di raggi gamma e a neutroni sulla superficie marziana: sul pianeta vi sarebbero grosse quantità di idrogeno, ed è molto probabile che a temperature così basse questo si sia unito all’ossigeno, originando l’acqua. (m.s.)

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