Una mostra bestiale

Boon Me dipinge bellissimi fiori, Bakhari usa pennellate decise e colori brillanti e vivaci, mentre Samantha predilige toni quasi pastello. Niente di strano, se non fosse che a questi tre nomi non corrispondono artisti affermati e neanche bambini alle prese con la scuola di pittura. Stiamo infatti parlando, rispettivamente, di un elefante, di uno scimpanzé e di un gorilla. E i loro dipinti, fino al 9 marzo, saranno esposti nell’ambito di una vera e propria mostra, intitolata Art by Animals, presso il Grant Museum of Zoology dello University College a Londra

Obiettivo della mostra è mettere in discussione il concetto di arte e la sua caratteristica di abilità esclusivamente umana. “La domanda che vogliamo far nascere nelle persone che assisteranno alla mostra è: cos’è l’arte?”, spiega Jack Ashby curatore del museo, convinto che all’arte umana possa corrispondere anche la creatività espressa da alcuni animali. 

Immagini di scimmie alla presa con pennello e colori risalgono anche al 17° secolo, ma quello di scimpanzé, elefanti o delfini che spennellano una tela è un trend che ha acquistato popolarità in alcuni zoo durante gli anni ’50: un escamotage nato per intrattenere il pubblico e talvolta per raccogliere fondi destinati a salvare i parchi stessi. All’epoca, l’antropologo e pittore Desmond Morris mise in piedi una mostra di dipinti realizzati da un particolare scimpanzé, chiamato Congo, esposta all’Istitute of Contemporary Art, sempre a Londra. Tre di quei pezzi, nel 2005 sono stati venduti per la cifra di 20.000 dollari. 

Ma proprio come non ogni opera realizzata da mano umana può essere considerata un’opera d’arte (di valore o no) lo stesso vale per gli animali. Cosa le rende tali? Per prima cosa ci deve essere intenzionalità. Per esempio, per quanto suggestivi e perfetti nelle loro geometrie, i favi delle api non sono opere d’arte in quanto frutto di un istinto biologico. Lo stesso vale per i nidi particolarmente elaborati che alcuni uccelli costruiscono per conquistare una compagna. 

“Deve esserci scelta di strumenti e di colori”
, spiega Karen Allen del Chimp Haven a Wired.com“Far passare il tuo cane in mezzo alla pittura e poi lasciarlo correre con le zampe colorate su di una tela non è arte. Noi diamo agli scimpanzé una tela, loro scelgono i colori e gli strumenti (per esempio dita, pennelli o bastoncini, ndr). Usano sempre una specie di simmetria nelle loro opere e lasciano sempre uno spazio bianco”. 

Per gli elefanti il discorso è diverso; come mostra questo video, per loro la scelta di strumenti e colori è guidata dagli addestratori che li allenano a dipingere sempre le stesse cose, anche se questi animali sembrano avere propri impulsi artistici. 

“Se questa sia vera arte, ancora non è chiaro. Tuttavia le opere realizzate dalle scimmie sono creative e praticamente indistinguibili da opere astratte dipinte da mano umana”
, prosegue Ashby. “La domanda definitiva è: che cos’è la creatività?”, conclude il curatore del museo, “Non sappiamo da cosa nasca neanche negli esseri umani”. E chissà che queste opere non ci aiutino a capire qualcosa anche dell’arte umana e dell’istinto che la guida. 

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