Una rotazione che inganna

La rotazione dei buchi neri potrebbe aver falsato molte osservazioni astronomiche, soprattutto dei corpi celesti più lontani. A sostenerlo una ricerca pubblicata sulla rivista Physics Letters, secondo cui la causa è un fenomeno noto alla fisica da poco: la rifrazione negativa. Gli astronomi conoscono bene la curvatura nella traiettoria della luce provocata da grandi masse, come teorizzato da Einstein, ma secondo questo studio un buco nero (o una stella molto grande) in rotazione potrebbe deviare la luce nella direzione opposta a quella prevista. “Le rilevazioni astronomiche, soprattutto quelle relative a buchi neri e stelle di grande massa, dovranno essere reinterpretate con attenzione”, sostiene Tom Mackay dell’Università di Edimburgo, uno degli autori della ricerca. Matthias Bartelmann, dell’Università di Heidelberg, però minimizza: le conseguenze riguarderanno solo piccole porzioni di Spazio e solo in presenza di campi gravitazionali estremamente forti. Ma questa ricerca è importante anche per un altro motivo: gli astronomi discutono da tempo se la costante cosmologica, un valore fondamentale nelle equazioni che descrivono l’evoluzione dell’Universo, sia positiva o negativa. La rifrazione negativa, come spiega Mackay, può verificarsi solo se la costante è positiva: se sarà confermata sperimentalmente, allora ne sapremo di più anche sulla costante. (p.g.)

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