Una settimana contro la 1514

Parte da Roma la mobilitazione contro la legge 1514 sulla procreazione assistita, ormai in via di approvazione definitiva al Senato. Ieri si è concluso, appunto nella capitale, il secondo congresso annuale dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di cura e di ricerca scientifica. L’associazione ha preso decisamente posizione contro la 1514, con un appello al Parlamento sottoscritto da oltre duemila tra scienziati, ricercatori e accademici. L’appello sottolinea che la legge, eleggendo a soggetto giuridico l’embrione, “prevede una serie di divieti e limitazioni che riducono – e in taluni casi escludono – il ricorso alla fecondazione assistita, obbliga i medici a comportamenti di malasanità e impedisce la ricerca scientifica sugli embrioni soprannumerari destinandoli così alla distruzione, mentre potrebbero efficacemente essere riservati alla ricerca di nuove terapie per malattie oggi inguaribili”. Il congresso è stato anche l’occasione per discutere le strategie possibili per l’opposizione alla nuova normativa, che saranno due: quella referendaria e quella della contestazione di incostituzionalità. L’ipotesi referendaria, nella forma di tre quesiti – uno in difesa della salute delle donne, uno per abolire il divieto di fecondazione eterologa ed uno per consentire la ricerca sulle staminali embrionali sovrannumerarie – è stata sostenuta dal senatore Antonio Del Pennino (Partito Repubblicano) e da Emma Bonino (Partito Radicale). Ma il congresso dell’Associazione Luca Coscioni è solo la prima di una serie di iniziative di protesta contro la legge 1514 organizzate nella capitale. Venerdì 23 gennaio, alla sede distaccata del Senato di Palazzo Bologna, si discuterà delle limitazioni all’accesso alle tecniche di fecondazione artificiale imposte dalla legge alle coppie fertili ma affette da malattie genetiche, in un incontro organizzato da Madre Provetta e da altre associazioni tra cui la Lega Tumori e l’ Aduc. Il 24 gennaio, al Teatro Capranica, si terranno una manifestazione indetta dalle parlamentari dei Democratici di Sinistra (alle ore 9) e la campagna Uova, organizzata dal gruppo A/Matrix. (f.c.)

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