Salute

Una dieta vale l’altra: per dimagrire bisogna mangiare di meno

Per dimagrire bisogna mangiare di meno. Non è questione di ridurre di più i carboidrati, le proteine o i grassi, di arrovellarsi in complicati calcoli, o di seguire una dieta piuttosto che un’altra: è sufficiente avere una alimentazione equilibrata, sana e, soprattutto, ipocalorica. A questa conclusione sono giunti i ricercatori dell’Harvard School of Public Health (Hsph) e del Pennington Biomedical Research Center, guidati da Frank Sacks del National Hearth, Lung and Blood Institute (Nhlbi).

Diete a confronto

Nel loro studio, un trial clinico durato due anni i cui risultati sono apparsi su The New England Journal of Medicine, 811 volontari sono stati divisi in quattro gruppi, ciascuno con un diverso programma alimentare. Al primo gruppo è stata proposta una dieta a basso contenuto di grassi (nella quale il 20% dell’apporto calorico totale proveniva dai grassi, il 15% dalle proteine e il 65% dai carboidrati), al secondo ne è stata prescritta una ad alto contenuto proteico (20% di grassi, 25% di proteine e 55% di carboidrati), al terzo ne è toccata una ad alto contenuto di grassi (40% di grassi, 15% di proteine e 45% di carboidrati) e al quarto, infine, è stata assegnata una dieta ad alto contenuto sia di grassi sia di proteine (40% di grassi, 25% di proteine e 35% di carboidrati). In tutti i casi, i grassi saturi sono stati sostituiti con quelli insaturi e l’alimentazione è stata ricca di cereali, frutta e verdura. A ogni partecipante è stato chiesto di ridurre di 750 calorie l’apporto calorico giornaliero (fino a un minimo di 1.200 calorie al giorno), di praticare 90 minuti di moderato esercizio fisico a settimana e di tenere un diario alimentare. Sono state inoltre organizzate sessioni di gruppo, consulenze personalizzate e un servizio Web per monitorare i progressi.

Sei chili in sei mesi

Ebbene, ogni dieta ha portato a risultati analoghi: una perdita media di sei chili entro i primi sei mesi (quattro entro i due anni), un girovita di due centimetri più snello, un migliore rapporto fra colesterolo “buono” e “cattivo”, una diminuzione dei trigliceridi, della pressione sanguigna e dei livelli di insulina. In definitiva, a un rischio più basso di malattie cardiovascolari.

“Questi risultati mostrano che, a patto di seguire una dieta salutare e a ridotto apporto calorico, esiste più di un valido approccio nutrizionale per dimagrire” afferma Elizabeth G. Nabel, direttrice dell’Nhlbi. Quello che sembra veramente fare la differenza, invece, è poter contare sul costante supporto di uno specialista: chi ha partecipato ad almeno due terzi degli incontri ha perso fino a dieci chili nell’arco di due anni. “Aiutare una persona a raggiungere i propri obiettivi”, conclude Sacks, “può essere più importante che decidere il rapporto dei nutrienti nella dieta che gli proponiamo”. (l.c.)

Riferimento: NEJM, February 26, 2009, vol. 360, no. 9.

Admin

Articoli recenti

Uno dei più misteriosi manoscritti medioevali potrebbe essere stato finalmente decifrato

Secondo gli autori di un recente studio potrebbe contenere informazioni sul sesso e sul concepimento,…

2 giorni fa

Ripresa la comunicazione con la sonda Voyager 1

Dopo il segnale incomprensibile, gli scienziati hanno riparato il danno a uno dei computer di…

4 giorni fa

Atrofia muscolare spinale, ampliati i criteri di rimborsabilità della terapia genica

L’Aifa ha approvato l’estensione della rimborsabilità del trattamento, che era già stato approvato per l'atrofia…

5 giorni fa

Così i tardigradi combattono gli effetti delle radiazioni

Resistono alle radiazioni potenziando la loro capacità di riparare i danni al dna. Piccolo aggiornamento…

6 giorni fa

Leptospirosi: perché crescono i casi a New York?

Mai così tanti casi di leptospirosi in un anno dal 2001: a contribuire all’aumento delle…

1 settimana fa

Fogli d’oro sottilissimi: arriva il goldene

Potrebbe essere usato in diverse applicazioni come catalizzatore per la conversione dell'anidride carbonica e la…

2 settimane fa

Questo sito o gli strumenti di terze parti in esso integrati trattano dati personali (es. dati di navigazione o indirizzi IP) e fanno uso di cookie o altri identificatori necessari per il funzionamento e per il raggiungimento delle finalità descritte nella cookie policy.

Leggi di più