Universo più vecchio del previsto

Le stelle invecchiano un po’ più lentamente di quanto si pensasse. Ad affermarlo sono gli ultimi risultati dell’esperimento Luna (Laboratory for Underground Nuclear Astrophysics) situato presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso e condotto in collaborazione dall’Infn e dall’Università della Ruhr, in Germania. L’obiettivo di Luna è quello di simulare la fusione nucleare che avviene all’interno delle stelle. Dai primi dati è emerso che alcune reazioni fondamentali sono fino a due volte più lente di quanto si fosse creduto finora. In particolare, a essere messo sotto esame è stato il ciclo carbonio-azoto-ossigeno, che porta alla produzione di nuclei di elio, e quindi di energia per la stella. Luna ha dimostrato che la reazione più lenta all’interno di questo ciclo, ovvero la produzione di un nucleo di ossigeno dalla fusione fra un nucleo di azoto e un protone, è ancora meno veloce del previsto. Secondo gli autori della scoperta, si tratta di una chiara evidenza della necessità di dover ricalcolare l’età delle stelle e degli ammassi globulari più vecchi. E in base a una prima stima, sarà necessario aggiungere un miliardo di anni al nostro universo, che già vantava 13 miliardi di anni. (m.ma.)

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