Uno spray nasale alla ketamina a effetto rapido contro la depressione

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(Foto: Vesky on Unsplash)

Trattare in maniera veloce ed efficace le forme resistenti ai farmaci di depressione grave, grazie a uno spray nasale: è quanto sembra suggerire uno studio recentemente pubblicato sulla rivista Journal of Affective Disorders, coordinato dall’Università Gabriele D’Annunzio di Chieti e dall’Università di Brescia e presentato durante il congresso nazionale della Società italiana di psichiatria, a Genova. I ricercatori, infatti, hanno valutato l’efficacia e la sicurezza nel contesto clinico di un farmaco a base di esketamina, principio attivo derivante dalla ketamina e già approvato dall’Agenzia italiana del farmaco lo scorso aprile, somministrato come spray nasale in 24 centri di cura sparsi in tutta Italia. I pazienti trattati con Spravato, questo il nome commerciale del farmaco, che è disponibile unicamente a uso ospedaliero, hanno mostrato miglioramenti significativi molto più velocemente rispetto ai trattamenti standard: il farmaco potrebbe rappresentare una vera e propria svolta nel trattamento della depressione.


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Alla ricerca di alternative

La cosiddetta depressione resistente al trattamento, in cui cioè non si verifica la remissione dei sintomi depressivi nonostante le cure convenzionali, è una forma di depressione grave, che presenta un alto rischio di suicidio ed elevati costi sanitari: proprio perché i farmaci utilizzati al momento non sembrano funzionare in maniera efficiente, la comunità scientifica è da tempo alla ricerca di alternative migliori. In particolare, negli ultimi anni diversi studi hanno evidenziato il potenziale della ketamina, farmaco anestetico (ma anche droga pesante) che, se utilizzato a basse dosi, agisce sul sistema nervoso centrale colpendo alcuni recettori – quelli del neurotrasmettitore glutammato – che sembrano essere associati con l’insorgenza dei sintomi depressivi. Non solo: una molecola derivante dalla ketamina, l’esketamina, somministrata attraverso uno spray nasale, sembra essere ancora più efficace nel trattare i sintomi depressivi e contrastare la resistenza ai trattamenti, se somministrata insieme ai farmaci tradizionali. È per questo che lo spray a base di esketamina è stato approvato, prima negli Stati Uniti dalla Food and drugs administration (Fda) e poi in Europa dall’Agenzia europea per i medicinali (Ema) per il trattamento degli adulti con disturbo depressivo maggiore resistente. In Italia il farmaco è stato approvato da Aifa nell’aprile 2022, con le medesime indicazioni.

Il farmaco in un contesto reale

Nonostante i risultati promettenti degli studi clinici, mancano ancora informazioni dettagliate sull’esketamina in contesti al di fuori delle sperimentazioni cliniche, ovvero sull’utilizzo vero e proprio nel mondo reale. Gli assetti sperimentali, infatti, non sempre contemplano i cosiddetti casi “difficili” di depressione maggiore (come pazienti con altre problematiche di salute fisica e mentale o problemi di abuso di sostanze) e altre situazioni che si presentano solo con l’utilizzo in contesti reali. È per questo che gli autori dello studio hanno voluto valutare l’applicazione clinica dello spray nasale a base di esketamina, analizzandone l’efficacia e la sicurezza in un campione di 116 pazienti con depressione maggiore resistente provenienti dai dipartimenti di salute mentale di 24 centri sparsi in tutta Italia; i partecipanti sono stati seguiti fino a tre mesi dopo la somministrazione del farmaco. 

I risultati si sono rivelati in linea con le aspettative, dimostrano che oltre il 64% dei pazienti ha ottenuto un miglioramento significativo nei sintomi e, di questi, il 40% ha avuto una remissione completa della malattia; inoltre non sono state riscontrate differenze di efficacia tra i pazienti solo affetti da depressione e quelli con anche altri disturbi psichiatrici. Infine, non sono stati osservati problemi di sicurezza imprevisti e i tassi di effetti collaterali (di cui i più comuni sono vertigini, mal di testa, sonnolenza, sensibilità ridotta, vomito, nausea e aumento della pressione sanguigna) sono stati paragonabili a quelli riportati negli studi clinici. 

Oltre all’efficacia nella remissione della malattia, incoraggiante è anche la velocità d’azione del farmaco, soprattuto se confrontata con i medicinali tradizionali. “I primi sintomi migliorano già nell’arco delle prime 24 ore da una singola dose”, dichiarano in una nota riportata da Ansa.it Massimo di Giannantonio, coautore della ricerca e co-presidente, insieme a Enrico Zanalda, della Società italiana di psichiatria. Il nuovo farmaco “può risolvere casi molto gravi di depressione di molti malati che non rispondono alla cura e con alle spalle tentativi di suicidio. La nuova molecola anticipa di quindici giorni l’efficacia delle terapie tradizionali che impiegano più settimane prima di dare risultati”. Comunque sia il medicinale, ricordano gli psichiatri, è indicato per le sole forme di depressione resistente al trattamento e a rischio di suicidio e va somministrato dietro stretto controllo medico.

Via: Wired.it

Credits: Vesky on Unsplash