Categorie: Salute

Vaccinazione anti varicella: la situazione nelle diverse regioni italiane

La varicella rappresenta un problema sanitario importante e purtroppo sottostimato: in Europa, nonostante l’assenza di obbligo di notifica in alcuni Paesi, vengono segnalati circa 600.000 casi ogni anno, con un’incidenza fino a 481/100.000 abitanti. La varicella può causare complicanze potenzialmente gravi come encefaliti, polmoniti, infezioni batteriche della cute che possono verificarsi nel 2-6% dei casi. Oggi la varicella è una malattia esantematica dell’infanzia ancora molto diffusa, per la quale sono necessarie misure di contenimento.

Alcuni Paesi hanno già attivato da anni una strategia a vaccinazione universale per la varicella nei bambini nel secondo anno di vita, con diverse schedule (schedula tedesca: dosi somministrate a distanza ravvicinata e schedula italiana/americana: 1 dose a 15 mesi + 1 dose a 5-6 anni). A prescindere dalla schedula utilizzata, la vaccinazione universale per la varicella ha dimostrato di essere una valida strategia per ottenere un elevato controllo della malattia. Dati di sorveglianza sull’impatto della vaccinazione anti-varicella nei Paesi che hanno introdotto tale programma di routine nell’infanzia ne confermano l’efficacia, sia in termini clinici, sia in termini economici.

L’impatto dei programmi di immunizzazione è stato notevole, con rilevante riduzione di notifiche, ospedalizzazioni e decessi anche laddove non siano state raggiunte coperture del 95%.

Negli Stati Uniti, dove la vaccinazione universale contro la varicella è partita 20 anni fa, nel 1995, è stato ampiamente dimostrato come questa strategia abbia determinato una significativa riduzione dei casi di malattia, delle ospedalizzazioni e dei costi correlati.

Attualmente in Italia, adottano una strategia di vaccinazione universale contro la varicella 11 Regioni (Sicilia, Toscana, Veneto, Puglia, Calabria, Basilicata, Sardegna, FVG, Molise, Liguria, Campania) e la provincia autonoma di Bolzano.

I dati provenienti dalla Sicilia, la prima regione ad aver introdotto la vaccinazione universale contro la varicella, dimostrano un crollo sia dell’incidenza della malattia, sia della frequenza delle ospedalizzazioni.

In particolare, le prime 8 Regioni italiane che hanno da più tempo avviato programmi di vaccinazione universale dell’infanzia ed hanno raggiunto coperture di almeno l’80%, hanno registrato nel volgere di pochi anni un decremento medio delle notifiche compreso tra il dimezzamento (Sardegna, dove però la vaccinazione ha interessato solo alcune province) fino alla riduzione ad un decimo rispetto all’epoca pre-vaccinale nelle Regioni con programmi di più lunga durata (Sicilia, Puglia). Analogamente, le ospedalizzazioni si sono ridotte fino ad 1/7 rispetto all’epoca pre-vaccinale, con una conseguente riduzione dei costi connessi che varia da 4 a 7 volte rispetto all’epoca pre-immunizzazione (Bechini et al. Human Vaccines 2015).

Alla luce di questi risultati, l’estensione della vaccinazione universale contro la varicella alle rimanenti Regioni italiane è ormai indifferibile, anche in considerazione del fatto che nel nostro Paese la soglia per ottenere l’immunità di gregge è del 70%, più bassa rispetto ad altri Paesi europei dove il virus manifesta maggiore contagiosità.

In questo contesto, l’utilizzo del vaccino MPRV (morbillo, parotite, rosolia, varicella) che consente di avere una maggiore semplificazione organizzativa in termini di accessi vaccinali, può ricoprire un ruolo importante a sostegno degli obiettivi di Sanità Pubblica per il controllo della malattia e delle sue complicanze.

Letizia Gabaglio

Laureata in Filosofia, ha da sempre il pallino per la divulgazione scientifica e per l'organizzazione di cose e persone. E' riuscita a soddisfare entrambe a Galileo.

Articoli recenti

I misteriosi dodecaedri romani che nessuno sa a cosa servissero

I piccoli oggetti di bronzo continuano a spuntare nei siti archeologici di mezza Europa. L’ultimo…

11 ore fa

Quel movimento che ci rende umani

Allontanarsi e avvicinarsi, protendersi e ritrarsi, sono aspetti primordiali della relazione tra sé e altro…

1 giorno fa

“Così insegniamo agli studenti il benessere mentale”

Coltivare il benessere psicologico per una delle categorie più stressate d’Italia, gli universitari: il programma…

5 giorni fa

Perché il vaccino anti-Covid di AstraZeneca non verrà più prodotto?

No, non è per via degli effetti collaterali. Si tratta di una decisione aziendale dovuta…

5 giorni fa

Immergersi in un buco nero, grazie a una simulazione

Un viaggio attorno alla porzione di spazio-tempo più buia e misteriosa che conosciamo, fino ad…

1 settimana fa

Una modifica al paradosso di Schrödinger per conciliare quantistica e relatività

Un gruppo di fisici dell’Università di Trieste (e di altri istituti) ha proposto una sorta…

1 settimana fa

Questo sito o gli strumenti di terze parti in esso integrati trattano dati personali (es. dati di navigazione o indirizzi IP) e fanno uso di cookie o altri identificatori necessari per il funzionamento e per il raggiungimento delle finalità descritte nella cookie policy.

Leggi di più