Prima l’annuncio, poi la smentita. O meglio, la frenata. Beatrice Lorenzin, ministro della Salute, aveva annunciato parlando alla trasmissione Night Tabloid di “avere pronto un testo di legge che prevede l’obbligatorietà dei vaccini per l’accesso alla scuola dell’obbligo, con un ampliamento delle vaccinazioni obbligatorie indicate dal nostro ministero”, e che tale testo sarebbe stato portato, il giorno seguente – cioè ieri, 11 maggio –, in Consiglio dei ministri. Un’“iniziativa sacrosanta”, è sempre Lorenzin a parlare, “per rispondere all’emergenza generata dalle fake news e al fatto che l’adesione spontanea alle campagne vaccinali non funziona, e dunque la rosa delle profilassi imposte va allargata”. Tuttavia, palazzo Chigi, in una nota, ha frenato, facendo sapere che all’ordine del giorno “non è prevista la discussione di alcun testo di legge relativo ai vaccini”. La risposta è arrivata in seguito allo stop di Valeria Fedeli, ministro dell’Istruzione, che aveva precisato che il testo andasse concordato prima della discussione per salvaguardare il diritto allo studio. Alla fine, un nuovo annuncio dallo staff di Paolo Gentiloni, stavolta concertato con tutto il Governo, ha precisato che il testo sarà in Consiglio dei ministri la settimana prossima.