Viaggio al centro della Terra

I geofisici delle Università della California a Santa Cruz e dell’Arizona hanno ricostruito una straordinaria immagine del “viaggio al centro della Terra” di una porzione di crosta terrestre. Essa mostra le varie fasi del movimento di subduzione, dall’immersione della crosta nel sottostante mantello e l’accartocciarsi su se stessa, fino alla fusione col nucleo. “La crosta coinvolta nella discesa è una porzione della placca dell’Oceano Pacifico che si immerge sotto il continente nord americano, proprio in corrispondenza della West Coast”, spiega Edward Garnero, uno degli autori della ricerca su Nature. Elaborando al computer i dati relativi a centinaia di onde sismiche generate dai grandi terremoti dell’America del Sud e rimbalzate negli Stati Uniti, i ricercatori hanno ricostruito una sorta di radiografia 3D dell’inaccessibile interno terrestre, detta tomografia sismica. I particolari svelati dall’immagine rilevano aspetti sorprendenti. Infatti, durante l’immersione la crosta si mantiene quasi intatta attraverso tutto il mantello, fino al nucleo. Tuttavia, mentre nella parte superiore del mantello la crosta si presenta come una struttura unitaria inclinata di circa 45 gradi, scendendo in profondità le temperature più elevate la portano ad accartocciarsi su se stessa formando delle pieghe. Il secondo punto messo in evidenza dai ricercatori riguarda l’arco temporale d’azione: la subduzione della placca analizzata si è sviluppata in un lunghissimo periodo, ben 50 milioni di anni. L’importanza dello studio va però oltre la rivelazione di questi interessanti aspetti: essa è infatti un’ulteriore prova a favore della teoria della tettonica delle placche, che descrive la crosta terrestre come formata una ventina di placche galleggianti sul sottostante mantello e animate da movimenti reciproci da cui si generano terremoti, vulcani e catene montuose. (a.p.)

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