“Questo progetto sulla prevenzione è diverso: non sono gli altri a dirci dall’alto cosa fa male e cosa fa bene, ma siamo noi che ci siamo documentati da soli, e da soli abbiamo scoperto i rischi a cui siamo esposti. E siamo sempre noi che li spieghiamo ai nostri amici. Questo, a mio parere, rende la comunicazione molto più efficace”. A parlare è un ragazzo di 18 anni, Leonardo Nicchi, dell’Istituto Itis Galileo Galileo, quarta Informatici, di Arezzo. Lui, insieme ad altri 200 giovani del capoluogo toscano, in questo momento è alla Borsa Merci. Il progetto di cui parla è Giona, che sta per “Giornata oncologica aretina”: un programma di tre anni che dal 2016 porta il tema della prevenzione in tre scuole superiori, rendendo gli studenti protagonisti.
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