Virus A più resistente

Il virus dell’influenza di tipo A è diventato più resistente ai farmaci. Negli ultimi 15 anni l’efficacia dei preparati antivirali è diminuita del 12 per cento. Lo afferma uno studio dei Centers for Disease Control and Prevention di Atlanta pubblicato su The Lancet. L’ultima analisi di questo tipo risaliva a dieci anni fa. I ricercatori hanno esaminato 7.000 virus di tipo A, il ceppo virale più diffuso, e hanno studiato le mutazioni genetiche che conferiscono all’agente patogeno la resistenza contro amantadina e rimantadina, due sostanze comunemente utilizzate nel trattamento delle infezioni influenzali. Se nel 1994-95 la frequenza con cui il virus sviluppava la resistenza era dello 0,4 per cento, nel 2003-2004 la frequenza è salita al 12,3 per cento. Dei virus isolati dai ricercatori, il 61 per cento di quelli che non rispondevano agli antivirali erano di provenienza asiatica. In alcuni Paesi orientali la resistenza del virus A arriva al 70 per cento. “Il risultato ha forti implicazioni per i governi che devono accumulare le scorte di farmaci per far fronte all’eventualità di un’epidemia influenzale”, ha commentato Rick Bright, autore del lavoro. “Considerando la velocità con cui aumenta la resistenza virale ai farmaci, amantadina e rimantadina non saranno probabilmente efficaci ancora a lungo”. (t.m.)

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