Voyager 1, oltre il Sistema Solare

Ai margini dello Spazio conosciuto. La sonda spaziale Voyager 1, lanciata nel 1977, dopo aver percorso oltre 13 miliardi di chilometri, avrebbe superato nell’agosto del 2002 i confini del Sistema Solare, dove la nostra stella cessa di far sentire i suoi effetti. Secondo i calcoli realizzati da un’équipe statunitense di astrofisici guidata da Stamatios Krimigis, la sonda avrebbe infatti raggiunto una regione dello Spazio denominata “termination shock”: qui lo scontro tra il vento solare e il mezzo interstellare, costituito di gas ionizzato e polvere, genera un’onda d’urto massiva. Una conclusione alla quale i ricercatori sono giunti interpretando i dati forniti da un rivelatore di particelle cariche a bassa energia montato sulla sonda. Questa analisi ha messo in luce la diminuzione di velocità del vento solare per effetto dello scontro col mezzo interstellare. “Quando le missioni Voyager furono lanciate nel 1977”, ha dichiarato Louis Lanzerotti, uno degli autori della ricerca, nonché collaboratore della Nasa sin dai primi anni Settanta, “non pensavamo certo che quegli strumenti sarebbero stati in grado, a decenni di distanza, di fornirci informazioni sui confini del Sistema Solare”. Lo studio è stato pubblicato su Nature assieme a un’altra ricerca che invece, analizzando altri tipi di particelle, ha concluso che Voyager 1 non ha ancora raggiunto i margini del Sistema Solare, pur essendo a essi ormai vicina. Conoscere meglio il comportamento del vento solare potrebbe contribuire a contrastare gli effetti delle emissioni solari sulle comunicazioni satellitari, sui telefoni cellulari e sulle reti elettriche. (m.mo.)

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