Lotta alle zanzare: 20 milioni di insetti killer invadono Fresno

zanzara
(Credit: James Gathany-Cdc via Wikipedia)

Debug Fresno, questo il nome del progetto messo in campo dalla Verily Life Sciences – azienda americana del gruppo Alphabet, di cui fa parte, per intenderci il colosso di Google – con l’obiettivo di controllare, mediante il rilascio di 20 milioni di insetti infettati da un batterio, la riproduzione delle zanzare, una piaga che da diversi anni affligge la città di Fresno.

Il bersaglio di questo esperimento sul campo sono le zanzare Aedes aegipty, portatrici di malattie come febbre gialla, zika, dengue e chikungunya. Il metodo usato per combatterle è l’inoculazione nel maschio di zanzara, del batterio Wolbachia – uno dei più comuni parassiti della biosfera che agisce a livello del sistema riproduttivo –  innocuo per l’uomo ma distruttivo per le larve. La scelta è ricaduta sul maschio in quanto non punge l’essere umano, ma può invece, infettando la femmina di zanzara, comprometterne la riproduzione e la vitalità della prole. A partire dal 14 luglio scorso e per le prossime 20 settimane, verranno rilasciati un totale di 20 milioni di insetti infettati dal batterio.

Non è la prima volta che un progetto simile viene lanciato nella zona, infatti nel 2016 la Mosquito Mate insieme al Cache Mosquito Abatement District – con cui Verily sta collaborando – aveva già rilasciato circa 800.000 maschi di zanzara infettati con Wolbachia. L’EPA (Agenzia per la protezione ambientale) avendo valutato che le zanzare così “modificate” non costituiscono un rischio per altri organismi o per l’ambiente ha quindi rinnovato la licenza al fine di ampliare l’esperimento.

Se questo metodo funzionasse avrebbe enormi potenzialità di applicazione in tutto il mondo, ma ancora di più in paesi come l’Africa, in cui la mortalità per malattie trasmesse dalle zanzare è piuttosto elevata.

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