Combattere l’epilessia con la musica?

La musica potrebbe presto trasformarsi in un aiuto insperato per chi soffre di epilessia. Una ricerca della Ohio State University sembra infatti dimostrare che il cervello di questi pazienti reagisce in modo particolare all’ascolto di melodie e brani musicali, e tende a sincronizzare il proprio funzionamento al loro ritmo. La scoperta, presentata nel corso del convegno annuale della American Psychological Association, potrebbe essere usata per sviluppare nuove terapie con cui diminuire il rischio di attacchi epilettici.

Quasi nell’80% dei dei pazienti, gli attacchi epilettici hanno origine da un focolaio (il nucleo di neuroni che da il via all’episodio di epilessia) posto nel lobo temporale del cervello, lo stesso in cui si trova l’area della corteccia uditiva che si occupa di processare la musica. È partendo da questo indizio che i ricercatori della Ohio State hanno deciso di indagare l’effetto della musica sul cervello delle persone epilettiche.

Nel corso di due anni hanno quindi analizzato il cervello di 21 pazienti epilettici utilizzando un elettroencefalogramma, comparando l’ampiezza delle onde cerebrali presenti durante l’ascolto di un brano musicale a presenti in caso di silenzio. I risultati hanno dimostrato che gli epilettici presentano un’attività cerebrale molto maggiore in presenza della musica, e più interessante, le onde cerebrali del loro cervello tendono a sincronizzarsi con il ritmo della canzone ascoltata.

Per questo, i ricercatori ipotizzano che la musica potrebbe essere utilizzata a fini terapeutici, per aiutare il cervello a mantenere un ritmo normale, ed evirare quindi lo scoppio di crisi epilettiche. Nonostante sia difficile prevedere il risultato di un simile trattamento, gli autori dello studio ritengono che si tratti di una strategia promettente, che potrebbe risultare particolarmente utile se affiancata alle altre terapie attualmente utilizzate per aiutare questi pazienti.

Riferimenti: Music and the Brain: Can Music Help People with Epilepsy?

Credits immagine: via Pixabay

1 commento

  1. buonasera sono un percussionista, anzi lo ero, in quanto causa l’epilessia ho dovuto smettere di suonare come lavoro , in quanto ogni qualvolta faccio concerti , nei giorni a venire e spesso la sera stessa si scatenano crisi parziali o totali..
    Dire che la musica aiuti mi sembra azzardato poiché non tutta è terapeutica..
    faccio principalmente musica latina e afrocubana , i ritmi sono incessanti e direi poco rilassanti.. Per cui nel caso dell’articolo sopra meglio specificare quale tipo di musica è idonea al caso …
    E’ risaputo che la musica classica aiuta e rilassa , ma non tutta , per cui quando si fa informazione fate bene attenzione a sottolineare le “sottili” differenze.
    E’ risaputo che luci psichedeliche , strobo e suoni forti non aiutano , anzi incentivano gli attacchi…
    Ascoltare musica classica a luci soffuse è il principio della musicoterapia….
    fate attenzione, io sarò costretto a smettere del tutto , poiché la percussione è tra le sorgenti degli attacchi , proprio come il nervoso e lo stress…
    Ad ogni modo Grazie e un abbraccio a tutti…
    Kuma

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