New Horizons, nuove immagini di Plutone dallo Spazio

Quest'immagine mostra quello che vedreste se volaste circa 2mila chilometri sopra la superficie del pianeta nano, in corrispondenza del suo Equatore, guardando a nord-est (Immagine: NASA/Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory/Southwest Research Institute)

Ha viaggiato per nove anni, percorrendo cinque miliardi di chilometri. Ha incontrato Plutone, raccontandocene i segreti. E ora è diretta oltre gli abissi del Sistema solare, per esplorare una regione di asteroidi di cui si sa poco o nulla. New Horizons, insomma, continuerà a stupirci. Per la gioia degli astrofili di tutto il mondo, la Nasa ha appena pubblicato nuove immagini scattate da Lorri (Long Range Reconnaissance Imager), la telecamera a bordo della sonda: un set di fotografie spettacolari, che mostrano ancora più da vicino le caratteristiche del pianeta nano e del suo satellite Caronte.

Mosaico ricostruito con le immagini inviate da New Horizons tra il 4 e il 7 settembre. L'immagine mostra la zona ghiacciata nota come Sputnik Planum (Immagine: NASA/Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory/Southwest Research Institute)
Mosaico ricostruito con le immagini inviate da New Horizons tra il 4 e il 7 settembre. L’immagine mostra la zona ghiacciata nota come Sputnik Planum (Immagine: NASA/Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory/Southwest Research Institute)

Le immagini che ci stanno arrivando dalla sonda, diversamente da quelle spedite a luglio, immediatamente dopo il flyby, sono lossless, cioè non compresse, mantenute alla stessa qualità dello scatto. E gli scienziati, naturalmente, ne sono ben contenti: “È per questo che abbiamo mandato la sonda laggiù”, spiega Alan Stern, ricercatore della missione. “Queste immagini, i dati dello spettro e altre informazioni ci aiuteranno a capire, per la prima volta, l’origine e l’evoluzione di Pluone. E teniamo conto del fatto che il 95% dei dati non sono ancora stati spediti dalla sonda. Si tratta della parte migliore dei dati. È un tesoro”.

Formazioni rocciose sul pianeta nano. La zona ripresa dall'immagine è un quadrilatero i cui lati misurano circa 350 chilometri (Immagine: NASA/Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory/Southwest Research Institute)
Formazioni rocciose sul pianeta nano. La zona ripresa dall’immagine è un quadrilatero i cui lati misurano circa 350 chilometri (Immagine: NASA/Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory/Southwest Research Institute)

Osservando le foto appena arrivate (tra cui spicca una gigantografia di Caronte, un satellite del pianeta nano), si può apprezzare anche la complessa geologia di Plutone: “Una diversità di paesaggi che non ha eguali nel Sistema solare”, dice ancora Stern. “Se un artista avesse disegnato Plutone in questo modo, avrei detto che esagerava. Invece è proprio fatto così”.

Questo è Caronte, il satellite di Plutone. L'immagine è stata inviata da New Horizons 10 ore dopo l'incontro ravvicinato con Plutone (Immagine: NASA/Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory/Southwest Research Institute)
Questo è Caronte, il satellite di Plutone. L’immagine è stata inviata da New Horizons 10 ore dopo l’incontro ravvicinato con Plutone (Immagine: NASA/Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory/Southwest Research Institute)

Via: Wired.it
Credits immagine: NASA/Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory/Southwest Research Institute

1 commento

  1. gli oggetti sono nel dettaglio tutti diversi,le situazioni diverse,tutto è diverso.Ovvio che ogni volta avremo delle sorprese,..tranne quella che desideriamo

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