Pelle chiara e occhi azzurri, come ci ha cambiati l’agricoltura

    Statura più alta, pelle chiara, occhi azzurri e capacità di digerire il lattosio anche in età adulta: sono tutte caratteristiche comparse nell’essere umano con l’inizio dell’agricoltura. E dipendono da mutazioni genetiche avvenute nei primi gruppi di agricoltori che dall’Anatolia si stabilirono in Europa, circa 8.500 anni fa.

    Le conferme arrivano da un gruppo di ricercatori di università europee e statunitensi, guidate da Iain Mathieson della Harvard Medical School. Lo studio, pubblicato su Nature, prende in considerazione i genomi di 230 individui vissuti fra il 6500 a.C. e il 300 a.C. e appartenenti alle tre principali popolazioni da cui derivano gli europei contemporanei: i cacciatori-raccoglitori che si insediarono per primi nel continente, i nomadi Yamnaya delle steppe dell’Asia centrale e gli agricoltori dell’Anatolia.

    Gli scienziati hanno mappato geneticamente i 230 individui e hanno cercato i cosiddetti polimorfismi di singoli nucleotidi, ovvero le mutazioni dovute alla sostituzione di una singola base azotata nella sequenza del Dna. Un tipo di analisi chiamata genome wide: un’indagine su tutti i geni, o quasi, che consente di determinare le variazioni geniche tra gli individui, e di associare le differenze osservate con alcuni tratti fisici o fisiologici. Così, i ricercatori sono stati in grado di identificare le mutazioni genetiche avvenute durante, e dopo, il passaggio dalla caccia all’agricoltura, riuscendo a far luce su uno dei punti fondamentali dell’evoluzione umana.

    Le antiche popolazioni nomadi e di cacciatori-raccoglitori, insediandosi in Europa e iniziando a coltivare, hanno affrontato nuovi ambienti, patogeni e cambiamenti nel regime alimentare. Hanno così subìto una selezione naturale che ha lasciato traccia nei geni deputati alla pigmentazione, all’altezza, ma anche alla digestione del lattosio e alla resistenza immunitaria.
    E così pare che la pelle chiara sia stata ereditata dai primi agricoltori provenienti dall’Anatolia, mentre gli occhi azzurri derivino dai primi cacciatori-raccoglitori insediatisi in Europa. La differenza di altezza media tra gli europei, invece, sarebbe dovuta a una maggior influenza della popolazione Yamnaya delle steppe in nord Europa, e delle popolazioni anatoliche in sud Europa.

    Circa 4.000 anni fa, poi, l’enzima lattasi, grazie al quale siamo capaci di digerire il lattosio, avrebbe iniziato a permanere nel nostro intestino anche in età adulta. Una mutazione dovuta a diversi geni polimorfici, correlati però anche a un aumento del rischio di sviluppare malattie come colite ulcerosa, celiachia, e sindrome del colon irritabile. E infine lo stretto contatto con gli animali domestici ha  lasciato il segno anche sul nostro sistema immunitario, sia su una serie di geni implicati nell’espressione del complesso maggiore di istocompatibilità, sia su altri legati, per esempio, alla resistenza alla lebbra e alla tubercolosi.

    Il passaggio all’agricoltura non è stato, quindi, solo una transizione culturale, ma il segno di una migrazione: i primi agricoltori arrivarono in Europa dall’antica Anatolia e la selezione è proseguita di pari passo con i cambiamenti dello stile di vita.

    Riferimenti: Nature Doi: 10.1038/nature16152

    Credits immagine: Vincent Kaczmarek/Flickr CC

    1 commento

    1. L’agricoltura è stata fondamentale anche nelle culture precolombiane, in Cina e India, ma niente pallori o azzurrità. Quanto al lattosio, ha a che fare con l’allevamento più che l’agricoltura.
      Mi sfugge qualcosa?

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