Missioni Apollo, troppo spazio fa male al cuore

Apollo
(Immagine: Nasa)
Apollo
(Immagine: Nasa)

Lo spazio sarà anche vuoto, ma brulica di radiazioni. Lo sanno bene gli astronauti del programma spaziale Apollo, che proprio per questo motivo manifestano un alto tasso di problemi cardiovascolari. A rivelarlo è uno studio pubblicato su Scientific Reports e condotto dagli scienziati della Florida State University (Fsu), secondo cui la causa va cercata nell’esposizione degli astronauti alle radiazioni dello spazio durante i lunghi tragitti delle missioni lunari. “Sappiamo ancora poco sugli effetti delle radiazioni dello spazio profondo sulla salute umana, in particolare sul sistema cardiovascolare” ha spiegato Michael Delp della Fsu, alla guida dello studio. “La nostra è la prima ricerca che lascia intravedere alcuni di questi effetti.”

Delp e colleghi hanno scoperto che il 43% dei decessi sono dovuti a problemi cardiovascolari. Un dato da 4 a 5 volte più alto degli astronauti che non hanno viaggiato nello spazio o che comunque hanno volato in orbite vicino alla Terra. Dei 24 uomini a bordo delle missioni lunari Apollo, finora ne sono morti 8 e, di questi, 7 sono stati inclusi nello studio. L’ottavo, Edgar Mitchell, uno degli uomini che hanno messo piede sulla Luna, è morto dopo il completamento dell’analisi quindi non è stato possibile elaborare i suoi dati. Oltre ai diretti interessati, la ricerca ha previsto anche l’utilizzo di topi da laboratorio, esposti dagli scienziati alle stesse radiazioni delle missioni Apollo. Dopo 6 mesi – equivalenti per i topi a 20 anni umani – gli animali hanno mostrato un indebolimento delle arterie tipico dell’aterosclerosi.

Apollo grafico
(Immagine: Nature)

Il programma Apollo si è svolto dal 1961 al 1972, con 11 voli dotati di equipaggio tra il 1968 e il 1972. Ben 9 di quei voli si proiettarono nello spazio, oltre l’orbita terrestre, ma il programma è più che altro famoso per l’atterraggio sulla Luna e per il drammatico fallimento della missione Apollo 13. Parlando al presente, la Nasa progetta altre missioni intorno alla Luna tra il 2020 e il 2030 come preparazione per le future missioni umane verso Marte. Anche la Russia, la Cina e l’Esa puntano sulle missioni lunari, mentre SpaceX di Elon Musk pensa a un atterraggio di esseri umani sul Pianeta Rosso per il 2026. Ne risulta che lo studio sulla salute degli astronauti dell’Apollo gioca un ruolo chiave nella messa in sicurezza delle prossime missioni spaziali, che andranno ben oltre la Luna ed esporranno gli astronauti a una maggiore quantità di radiazioni.

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