A ogni organo il suo orologio

Tanti piccoli orologi sparsi nel corpo. Che regolano i ritmi di funzionamento giornalieri dei vari organi. È questa la scoperta di un gruppo di ricercatori della Harvard Medical School di Boston, il cui studio è pubblicato su Nature. Finora era noto che a battere le ore era solo un orologio principale, situato nel cervello. Ma non si capiva come i diversi organi potessero svolgere i propri compiti, ciascuno alla propria velocità. Adesso si è visto che i ritmi locali del corpo sono stabiliti da orologi periferici, attraverso l’uso di differenti set di geni. Gli scienziati hanno infatti monitorato l’attività di numerosi geni nel cuore e nel fegato dei topi, a diverse ore del giorno. E si sono accorti che circa il 10 per cento di questi hanno un’espressione che varia nel tempo in maniera ben precisa. Ma soltanto una piccolissima parte sono comuni ai due organi, e probabilmente sono componenti dell’orologio principale. La maggior parte dei geni “orologio” del fegato, cioè, sono diversi da quelli del cuore e seguono ritmi diversi. Per esempio nel fegato i geni hanno vari picchi di espressione durante il giorno. L’attività dei geni del cuore ha invece un grosso apice a metà mattinata. Un fatto che i ricercatori non sanno, però, ancora spiegare. Capire meglio come funzionano questi orologi potrebbe svelare alcuni nessi fondamentali tra espressione genica e fisiologia degli organi. (v.n.)

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