Oggi, all’età di 75 anni, è morto Josè Lutzenberger, uno dei leader del movimento ambientalista. Impegnato da anni per la salvaguardia della Foresta Amazzonica e per la difesa dei diritti degli Indios, l’ecologista brasiliano aveva ottenuto nel 1988 il “Right Livelihood Award”, il riconoscimento internazionale per l’impegno civile, conosciuto anche come “il premio Nobel alternativo”. Teorico della “difesa intransigente” dell’ecosistema planetario Lutzenberger era tra gli organizzatori del Forum mondiale di Porto Alegre, momento d’incontro dei canteri sociali e dei movimenti antiglobalizzazione. Tra il 1990 e il 1992 aveva partecipato all’organizzazione del primo Summit mondiale sulla Terra che si svolse a Rio de Janeiro. Nell’ultimo periodo il suo impegno politico, per la tutela dell’ambiente e la difesa dei diritti umani, lo aveva spinto a rifiutare il Trattato Multilaterale sugli Investimenti, in contrapposizione con le politiche delle multinazionali. (t.c.)
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