Addio Plutone

L’International Astronomical Union (Iau) ha buttato fuori Plutone dalla famiglia dei pianeti solari. Dopo una settimana di dibattiti, il Comitato per la definizione di pianeta (Pdc), riunito a Praga per una settimana, ha decretato i tre requisiti affinché un grosso pezzo di roccia sia definito pianeta. E a quanto pare Plutone non li soddisfa tutti, per cui deve retrocedere alla categoria di “pianeta nano”. Secondo l’Iau, un pianeta deve avere abbastanza massa da assumere una forma sferica per effetto della propria gravità, orbitare intorno a una stella ma non come satellite e non avere altri corpi celesti nelle immediate vicinanze. Plutone non solo è molto piccolo (il suo diametro è minore di quello della Luna), ma la sua orbita non è regolare e incrocia quella di Nettuno. La sua superficie, inoltre, è composta da ghiacci di acqua e metano e non è uniforme. Oltre a Plutone, in discussione era anche il rango di Cerere, situata tra Marte e Giove, di Caronte, il satellite di Plutone, e di 2003 UB313 (Xena), tutti classificati come pianeti nani. Anziché allargare il Sistema Solare a 12 pianeti, come era stato proposto qualche giorno fa, gli astronomi hanno deciso di “restringerlo” da 9 a 8, probabilmente per evitare di dover aggiungere nuovi pianeti a ogni nuovo asteroide o planetoide scoperto oltre l’orbita di Plutone. (t.m.)

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