Anche la lucertola si fa furba

Avranno pure un cervello meno sviluppato, ma anche le lucertole, al pari di alcuni uccelli e mammiferi, sembrano avere delle capacità cognitive. Almeno quando si tratta di ottenere del cibo. Due etologi della Duke University (Durham, North Carolina, USA), infatti, hanno mostrato come Anolis evermanni – un piccolo rettile portoricano – sia in grado di districarsi in situazioni mai affrontate prima, memorizzando la soluzione dei problemi e imparando a tralasciare gli approcci che non vanno a buon fine.

Numerosi test comportamentali condotti sugli animali hanno dimostrato che alcuni di loro imparano ad associare un’azione (come schiacciare un pulsante) a una ricompensa (in genere del cibo), e a ripeterla ogni volta che se ne presenti l’occasione. Questi studi, condotti in genere su mammiferi e uccelli (vedi Galileo: Corvi da favola), sono un classico dell’etologia per verificare la presenza di capacità cognitive di base. Così, proprio osservando un pappagallo che tentava di ottenere il suo insetto, i due scienziati hanno avuto l’idea: sottoporre allo stesso tipo di test sei lucertole tropicali che avevano prelevato in natura.

Per svolgere la ricerca, i biologi hanno presentato ai rettili una scatola di legno con due pozzetti chiusi da tappi di colore diverso. Solo in uno di questi era presente un verme: la ricompensa per chi l’avesse individuato. Dopo alcuni tentativi, tutte le lucertole avevano imparato ad associare il colore (blu) del tappo alla preda-premio, e nei giorni seguenti, ogni volta che il test veniva ripetuto, mostravano di aver mantenuto un ricordo dell’evento. Dunque, che lo facessero saltare in aria con un colpetto o lo sollevassero con il muso, ormai avevano memorizzato quale coperchio rimuovere.

Visto il risultato positivo della prima prova, i ricercatori hanno provato a invertire i due tappi per verificare le capacità di apprendimento di questi rettili tropicali. Dopo pochi tentativi, due di loro avevano scoperto il trucco e imparato a cercare il cibo sotto il coperchio di colore diverso. “Questa flessibilità [nel comportamento] era inaspettata – spiegano i ricercatori – dal momento che comunemente si crede che le lucertole abbiano abilità cognitive limitate e comportamenti altamente stereotipati”.

I risultati dello studio, pubblicato sulla rivista Biology Letters, suggeriscono che la specie analizzata abbia capacità cognitive paragonabili a quelle di alcuni uccelli e mammiferi. A differenza di altri rettili, infatti, gli anolidi – gruppo a cui appartengono le sei lucertole prese in esame – esibiscono comportamenti complessi e sono in grado di esplorare un maggior numero di ambienti: “tutti fattori – concludono i ricercatori – che potrebbero favorire l’evoluzione di processi mentali di più alto livello”.

Riferimento: http://rsbl.royalsocietypublishing.org/content/early/2011/06/29/rsbl.2011.0480.full  
       
Biology Letters; doi.10.1098/rsbl.2011.0480

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