Tecnologia

MediTrain, la app di meditazione che migliora l’attenzione

Meditare diversi minuti al giorno, con l’aiuto di un’app, può migliorare l’ attenzione, ovvero la nostra capacità di focalizzarci e selezionare solo alcuni stimoli e ignorarne altri. A dimostrarlo è team di ricercatori della University of California di San Francisco, che sulle pagine di Nature Human Behavior, racconta di aver appena messo a punto MediTrain, una nuova app per la meditazione che si è dimostrata in grado di migliorare in modo significativo l’attenzione e la memoria, in sole sei settimane. 

La meditazione digitale

Il team guidato dai ricercatori David Ziegler e Adam Gazzaley ha testato la nuova app su 22 partecipanti, tra i 18 e i 35 anni di età, a cui è stato chiesto di utilizzarla alcuni minuti al giorno per un periodo di 6 settimane. Tra gli esperimenti proposti, un esercizio in cui partecipanti sono stati invitati a focalizzarsi e prestare attenzione al proprio respiro per soli 10-15 secondi. Via via che mostravano progressi nel corso delle sei settimane, l’applicazione li ha sfidati ad aumentare la quantità di tempo. 

Alla fine di ogni esercizio di meditazione, ai partecipanti veniva chiesto di indicare se fossero stati in grado di prestare attenzione costante per il tempo richiesto dalla app oppure no: per coloro che rispondevano positivamente, l’applicazione si adattava a un periodo di meditazione leggermente più lungo; mentre, per quelli che avevano riferito di non esserci riusciti, il periodo veniva abbreviato. Come spiegano i ricercatori, è proprio la natura partecipativa della app che fa la differenza. “Non solo si impara a mantenere l’attenzione sul proprio respiro, ma viene anche chiesto di capire quanto si è capaci di farlo”, spiega Gazzaley.

Una migliore capacità di attenzione

Nel loro primo giorno, raccontano i ricercatori, i partecipanti sono riusciti a rimanere concentrati sul proprio respiro per una media di soli 20 secondi. Dopo 30 giorni di allenamento, invece, il periodo di tempo si è prolungato, fino a circa 6 minuti. A sua volta, questi progressi hanno portato anche migliori prestazioni su test più complicati, che i ricercatori hanno usato per valutare l’attenzione e la memoria dei partecipanti. “Pensavamo che fosse molto difficile vedere così tanti miglioramenti in un gruppo di persone così giovane e sano”, ha spiegato David Ziegler.

Servendosi dell’elettroencefalogramma, i ricercatori hanno osservato che questo miglioramento si è riflesso anche nell’attività cerebrale dei partecipanti. “Le aree frontali del cervello, fondamentali per il processo cognitivo dell’attenzione, hanno mostrato una maggiore attività dopo l’allenamento di meditazione proposto dalla app”, ha spiegato Gazzaley.

Secondo i ricercatori, MediTrain, appena brevettato dall’Università della California, ma non ancora disponibile al pubblico, sarà uno strumento promettente per le nuove generazioni, abituate ai dispositivi digitali e che dovranno affrontare il ritmo frenetico del mondo di oggi. “Oggi la nostra attenzione viene continuamente stimolata dalla tecnologia moderna”, ha concluso Gazzaley. “Quello che abbiamo fatto in questo studio è proprio il contrario: abbiamo creato una app che offre i benefici della meditazione sui processi cognitivi più personalizzati, accessibili e disponibili”. MediTrain, infatti, è dotata di caratteristiche tecnologiche e digitali che non sono presenti nella pratica tradizionale della meditazione e che, ipotizzano i ricercatori, potrebbero essere state la ragione per cui i risultati sono stati così significativi in un periodo così breve e su un gruppo di persone giovani e in salute.

Riferimenti: Nature Human Behavior

Marta Musso

Laureata in Scienze Naturali alla Sapienza di Roma con una tesi in biologia marina, ha sempre avuto il pallino della scrittura. Curiosa e armata del suo bagaglio di conoscenze, si è lanciata nel mondo del giornalismo e della divulgazione scientifica. “In fin dei conti giocare con le parole è un po' come giocare con gli elementi chimici”.

Articoli recenti

Il talco può aumentare il rischio di tumore?

Il colosso farmaceutico Johnson & Johnson pagherà 6,5 miliardi di dollari per chiudere le cause…

3 giorni fa

Mesotelioma, 9 casi su 10 sono dovuti all’amianto

Si tratta di una patologia rara e difficile da trattare. Colpisce prevalentemente gli uomini e…

6 giorni fa

Uno dei più misteriosi manoscritti medioevali potrebbe essere stato finalmente decifrato

Secondo gli autori di un recente studio potrebbe contenere informazioni sul sesso e sul concepimento,…

1 settimana fa

Ripresa la comunicazione con la sonda Voyager 1

Dopo il segnale incomprensibile, gli scienziati hanno riparato il danno a uno dei computer di…

2 settimane fa

Atrofia muscolare spinale, ampliati i criteri di rimborsabilità della terapia genica

L’Aifa ha approvato l’estensione della rimborsabilità del trattamento, che era già stato approvato per l'atrofia…

2 settimane fa

Così i tardigradi combattono gli effetti delle radiazioni

Resistono alle radiazioni potenziando la loro capacità di riparare i danni al dna. Piccolo aggiornamento…

2 settimane fa

Questo sito o gli strumenti di terze parti in esso integrati trattano dati personali (es. dati di navigazione o indirizzi IP) e fanno uso di cookie o altri identificatori necessari per il funzionamento e per il raggiungimento delle finalità descritte nella cookie policy.

Leggi di più