Salute

Anche le carni bianche fanno aumentare il colesterolo?

Preferire le carni bianche come il pollo e il tacchino alle carni rosse. Così dicono le linee guida di tutto il mondo. Eppure secondo il team di Ronald Krauss del Children’s Hospital Oakland Research Institute in California, che ha pubblicato la propria ricerca sulle pagine della rivista The American Journal of Clinical Nutrition, non ci sarebbe molta differenza nell’aumento dei livelli di colesterolo tra una dieta a base di carne rossa e una a base di carne bianca. Risultati inaspettati, riferiscono gli stessi autori, ma che vanno a sostegno dell’idea per cui sarebbe meglio, in ogni caso, limitare l’apporto di proteine animali in favore di quelle vegetali.

Per i ricercatori statunitensi nella letteratura di settore mancano informazioni circa le reali differenze tra il consumo di carni rosse, bianche e diete che escludano l’apporto di proteine animali. In particolare poco si saprebbe della correlazione tra carni bianche e malattie cardiovascolari – associazione che invece viene assunta per la carne rossa, che infatti è catalogata come potenzialmente cancerogena dallo Iarc.

Pertanto Krauss e colleghi hanno dato il via a uno studio chiamato Approach (Animal and Plant Protein and Cardiovascular Health), nel quale hanno coinvolto 113 persone sane suddividendole in modo random in due gruppi: uno ha seguito un regime alimentare a alto contenuto di grassi saturi, l’altro a basso contenuto di grassi saturi.

I partecipanti di entrambi i gruppi, poi, hanno seguito tre diete diverse: una a base di carne rossa (manzo), una a base di carne bianca (pollo e tacchino), una senza carne (legumi, noci, cereali e prodotti a base di soia) . Ciascun volontario ha praticato tutti e tre i tipi di dieta, ognuna per un periodo di quattro settimane, con qualche settimana di sospensione (da 2 a 7) e il ritorno alle proprie abitudini alimentari tra una dieta e l’altra.

All’inizio e alla fine di ciascun periodo i ricercatori hanno prelevato campioni di sangue da cui ricavare i livelli di colesterolo totale, di colesterolo ldl (quello cattivo) e di colesterolo hdl (quello buono), tracciandone l’andamento e confrontando i valori sia tra i due gruppi sia all’interno dello stesso regime.

Il confronto tra il regime a elevato contenuto di grassi saturi e quello a basso contenuto di grassi saturi non ha lasciato sorpresi: chi era stato assegnato al primo gruppo aveva avuto un aumento dei livelli totali di colesterolo così come della concentrazione di ldl.

Sorprendente, invece, il paragone tra le tre diverse dieteall’interno dello stesso regime: se la dieta priva di proteine animali si conferma la più sana (almeno per quanto riguarda l’andamento del colesterolo), i ricercatori non hanno notato differenze significative nell’aumento dei livelli di colesterolo tra la dieta a base di carne rossa e quella a base di carne bianca.

Questo studio, dunque, sembrerebbe andare contro quanto professato dagli esperti nel settore, ma – e sono gli autori stessi a riconoscerlo – Approach è una piccola sperimentazione, che si è svolta in un arco di tempo relativamente breve e con alcune limitazioni, come quella di non aver introdotto cibi processati (per esempio bacon e salsicce) o il pesce. Inoltre, ha commentato Krauss, è anche possibile che con un’alimentazione ricca di carni rosse ci siano altri fattori che influiscono sulle probabilità di sviluppare malattie cardiovascolari che questa ricerca non ha preso in considerazione.

Via: Wired.it

Leggi anche su Galileo: Il legame tra cancro del colon, microbioma e la carne rossa

Mara Magistroni

Nata e cresciuta nella “terra di mezzo” tra la grande Milano e il Parco del Ticino, si definisce un’entusiasta ex-biologa alla ricerca della sua vera natura. Dopo il master in comunicazione della scienza presso la Sissa di Trieste, ha collaborato con Fondazione Telethon. Dal 2016 lavora come freelance.

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