Salute

Le app di realtà aumentata ci fanno muovere di più

Di Luca Lunardi e Claudia Meschiari

Ben il 102% di aumento dell’attività fisica grazie alle app di realtà aumentata. Questo il risultato dello studio dei ricercatori della Kent State University che ha coinvolto 350 studenti sedentari incoraggati ad usare l’app interattiva Pokemon Go.

Come funzionano queste app? Dopo averle scaricate sul loro smartphone, gli utenti – per progredire nel gioco e accumulare punti – devono camminare per trovare e catturare l’obiettivo di turno, sia esso un robot, un animale domestico o una personaggio di fantasia. Per fare questo, occorre camminare molto.

Spesso al centro di polemiche perché distraggono il giocatore e lo sottopongono al rischio di incidenti anche gravi, le app interattive hanno però il vantaggio di promuovere l’esercizio fisico.

Lo studio della Kent State University ha coinvolto più di 350 studenti di college con abitudini sedentarie. Gli studenti hanno partecipato alla ricerca comunicando quale fosse il loro tasso di attività fisica la settimana prima di scaricare Pokemon Go, la settimana immediatamente successiva e alcune settimane dopo ancora. I risultati hanno evidenziato che, rispetto alla settimana prima del download, gli studenti avevano aumentato del 102% il tempo dedicato a camminare e ridotto del 25% il tempo di inattività.

Sorprendenti i risultati di follow-up: a distanza di alcune settimane, infatti, gli studenti del gruppo di studio hanno dimostrato di aver mantenuto le buone abitudini. Nonostante la frequenza di gioco fosse diminuita del 58%, il tempo dedicato alla camminata era stato del 68% più alto e la riduzione dell’inattività si era attestata al 25% in meno.

Riferimenti: Games for Health Journal

Articolo prodotto in collaborazione con il Master in Giornalismo e comunicazione istituzionale della scienza dell’Università di Ferrara

Redazione Galileo

Gli interventi a cura della Redazione di Galileo.

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