Aquile giganti come quelle descritte nella saga de “Il Signore degli anelli” sono davvero esistite. È quanto affermano i ricercatori dell’Universita’ di Canterbury in Nuova Zelanda e di Oxford in Gran Bretagna, che hanno analizzato il Dna di fossili risalenti a circa 2000 anni fa. Secondo i ricercatori, rapaci di circa 15 chili di peso e apertura alare fino a 3 metri dominavano i cieli della terra dei kiwi. Il dato più sorprendente della ricerca, pubblicata sulla rivista on-line PLoS Biology, è che dall’analisi del Dna emerge una parentela tra le gigantesche aquile, battezzate aquile di Haast, e le aquile carnivore di Australia e Nuova Guinea che rappresentano invece le specie più piccole al mondo. “Era un predatore incredibile, l’unico esempio di aquila in cima alla catena alimentare in un ecosistema terrestre” ha dichiarato Michael Bunce che ha guidato l’equipe di ricerca “ed è la prova di uno spettacolare mutamento evolutivo, in un ambiente geograficamente isolato”. In Nuova Zelanda, prima dell’arrivo degli esseri umani nel Trecento, non vi erano infatti mammiferi terrestri. Finora sono stati trovati una cinquantina di fossili di aquila gigante. L’equipe di Bunce, usando il Dna estratto da due scheletri, ha scoperto che l’aquila gigante, usando i suoi massicci artigli, poteva perforare e schiacciare la preda. Il suo cibo preferito era il moa, un grande uccello erbivoro, anch’esso estinto, che pesava fino a 200 chili. (p.s.)