Ascolta, il muscolo ti dice cosa fare

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UN POPOLO DI SPORTIVI. Solo a metà, però, perché ancora troppo poco attenti ai muscoli. Se da una parte, infatti, l’86% degli under 55 pratica esercizio fisico con regolarità, ben sei italiani su dieci dicono di aver sofferto di contratture muscolari, ma di non saperle distinguere da altri disturbi legati alla pratica sportiva. «Le contratture sono uno dei problemi più comuni – spiega Michelangelo Giampietro, specialista della Scuola dello Sport del CONI di Roma – ma sono spesso confusi con disturbi muscolari diversi, come crampi, infiammazioni ed elongazioni». Col conseguente aumento del dolore e della rigidità muscolare, cronicizzarsi e creare le premesse per il manifestarsi di problemi più seri, come stiramenti o strappi. Dal punto di vista medico, il disturbo è definito come un’anomalia del funzionamento dei muscoli indotta da un loro utilizzo scorretto o da eccessivo affaticamento: «Nei muscoli sono presenti le cosiddette miofibrille, proteine in grado di contrarsi ed estendersi in risposta a uno stimolo elettrochimico proveniente dal cervello – dice ancora Giampietro – e quando si subisce una contrattura, il muscolo perde di elasticità e non riesce più a tornare allo stato normale dopo la fase di contrazione».

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