Aspirina contro il rigetto

Gli episodi di rigetto che si verificano dopo i trapianti di organi potrebbero essere contrastati con l’Aspirina, il comune farmaco che prendiamo per sconfiggere il raffreddore. Ricercatori dell’Università di Pittsburgh, negli Stati Uniti, hanno provato che l’acido acetilsalicilico, nome scientifico dell’Aspirina, è in grado di inibire la maturazione delle cellule dendritiche del sistema immunitario che innescano la reazione di rigetto. E questo senza danneggiarle. Lo studio, pubblicato sul Journal of Immunology, è stato svolto su modelli animali, ed è quindi prematuro pensare a una terapia antirigetto per l’uomo. La scoperta degli studiosi americani può però aiutare a spiegare l’azione anti infiammatoria di questo farmaco e la sua efficacia nella cura di varie malattie autoimmuni, come alcune forme di artrite e febbre reumatica, dovute alla reazione di anticorpi o linfociti T contro tessuti o organi del proprio corpo. Infatti, nonostante l’acido acetilsalicilico sia conosciuto come farmaco da più di cento anni fa, si sa poco di come agisca contro le infiammazioni e il dolore. (a.c.)

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