Accendete quella luce. O il vostro cervello potrebbe risentirne. È questa la conclusione cui è arrivata, studiando in laboratorio il comportamento degli arvicanti del Nilo, una specie di topi diffusa nell’Africa subsahariana che, come l’essere umano, veglia di giorno e dorme di notte, un’équipe di neuroscienziati della Michigan State University. In particolare, i ricercatori hanno notato che i roditori esposti a luce fioca per quattro settimane hanno ridotto di un terzo circa la propria capacità di memoria e apprendimento, e hanno ottenuto punteggi più bassi in test di orientamento spaziale rispetto a topi esposti a luce intensa. Il lavoro è stato pubblicato sulle pagine della rivista Hippocampus.
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