Basi lunari grazie alla stampa in 3D

Dopo le protesi, i vasi sanguigni e le salsiccie stampate in 3D (vedi Galileo: Arriva la salsiccia stampata in 3D), arriva anche la base lunare. L’European Space Agency (Esa) ha infatti realizzato un video per mostrare come dei robot dotati di stampanti 3D potrebbero essere mandati sul nostro satellite per assemblare la base senza bisogno dell’intervento di un equipaggio umano.

L’Esa ha iniziato a lavorare sulla possibilità di una base lunare nel 2013, e ha affermato che delle strutture semi-sferiche affidabili potrebbero essere realizzate sul satellite entro i prossimi 40 anni, e il 90% delle risorse necessarie proverrebbero dalla Luna stessa. Nonostante il progetto sia ancora lungi dalla fase di realizzazione, alcuni dettagli dell’idea di base sono stati discussi durante una conferenza che si è tenuta in Noordwijk, Olanda.

“La stampa 3D offre un potenziale modo di facilitare l’insediamento sulla Luna nonostante la ridotta gestione logistica che possiamo esercitare da Terra,” ha commentato Scott Hovland, membro del team che si occupa dei viaggi nello spazio con equipaggio umano. “Le nuove possibilità aperte da questo tipo di tecnologia possono essere prese in considerazione dalle agenzie spaziali internazionali come parte integrante dello sviluppo di una strategia di esplorazione comune”.

Come già deciso, l’area del satellite destinata all’insediamento sarebbe lungo il margine del cratere Shackleton, sul polo meridionale della Luna. La stessa ubicazione era stata scelta dalla Nasa per una possibile base umana, in quanto irradiata quasi costantemente dalla luce solare.

La struttura della base sarebbe formata da una capsula abitativa e da una cupola, coperta da un guscio realizzato a partire da cemento di polvere lunare, assemblata da due robot dotati di stampanti 3D. Tutto questo per proteggere gli astronauti da radiazioni, meteoriti e sbalzi di temperatura (sulla Terra è l’atmosfera ad assolvere a gran parte di questi compiti).

La base lunare non è tuttavia il primo tentativo di utilizzare la tecnologia di stampa 3D nello spazio: lo scorso settembre, infatti, la Stazione Spaziale Internazionale ha ricevuto la sua prima stampante 3D, con lo scopo di assemblare utensili per l’equipaggio (vedi Galileo: La stampa 3D arriva sulla Stazione spaziale internazionale).

Riferimenti: Esa

Credits immagine: European Space Agency, ESA/YouTube

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