Biotech in etichetta

Al massimo lo 0,9 per cento. E’ questa la soglia per la presenza di Ogm negli alimenti oltre la quale sarà obbligatorio indicarne la presenza in etichetta. La decisione presa ieri dal Parlamento europeo riguarda tanto i prodotti destinati agli umani quanto a quelli per gli animali. Inoltre, fissa a dieci anni la validità della autorizzazione alla commercializzazione degli alimenti e introduce un piano di monitoraggio post-marketing. Infine, consente un periodo transitorio di tre anni per la presenza accidentale o tecnicamente inevitabile di Ogm non autorizzati. I regolamenti, che riguardano 30 mila prodotti alimentari e 32 milioni di tonnellate di mangimi importate ogni anno nell’Unione, potrebbero essere operativi fin dal prossimo autunno. In questo modo verrebbe accelerata la procedura di revoca della moratoria che dal 1998 impedisce la commercializzazione di nuovi prodotti contenenti organismi modificati geneticamente in sette paesi, Italia compresa. Un argomento questo al centro di aspre polemiche tra l’Unione e l’amministrazione Bush. Che, proprio in ragione del veto ai prodotti Ogm, ha minacciato più di una volta l’Unione europea di violare gli accordi internazionali sul commercio. (l.g.)

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