Breve storia della chimica

Maria Chiara Montani
Sposare gli elementi. Breve storia della Chimica
Sironi editore 2011, pp. 191, euro 16,00

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Ha un inaspettato sapore romantico questa “breve storia della chimica” di Maria Chiara Montani. Sicuramente contribuisce il titolo, Sposare gli elementi preso in prestito ai versi di Fabrizio de André, e anche l’elegante soluzione grafica scelta per la copertina (una tavola periodica degli elementi che assume le sembianze di un uomo e una donna mano nella mano). Ma, prima di tutto, a rendere questo libro qualcosa di molto diverso dalle fredde pubblicazioni manualistiche è la volontà dell’autrice di andare dritto al cuore della disciplina che ha segnato la sua carriera di scienziata e divulgatrice, con una laurea in chimica e due volumi sull’argomento già pubblicati (Storia dei modelli atomici e Piccola storia della chimica, Alpha test).

Maria Chiara Montani è riuscita a consegnare ai lettori in poche pagine una vera “storia” della chimica, non una semplice successione di eventi, ma un racconto ben scritto di come sono andate le cose, del modo in cui sono avvenute le scoperte e maturate le intuizioni degli scienziati che ne sono stati protagonisti. Tutto ciò con un sapiente dosaggio di informazioni: né troppe, né troppo poche. In questo senso Sposare gli elementi ci sembra una sentita dichiarazione d’amore alla disciplina che per l’intero 2011 (Anno Internazionale della Chimica) riceverà molti omaggi da ogni parte del mondo. Nella cura con cui sono state selezionate le cose da dire e quelle da tralasciare, c’è infatti il palese desiderio dell’autrice di cogliere il vero volto della chimica, di rispettare la sua vera essenza, senza mutilarne i tratti essenziali, ma liberandolo allo stesso tempo da orpelli inutili.    

Per questo non ha ecceduto in aneddoti e lunghe digressioni storiche, si è limitata nel ricorso alle formule, ha evitato note a pie di pagina, prefazioni e postfazioni. Ha invece consegnato a brevi box gli aspetti interdisciplinari della chimica che l’avvicinano all’arte e alla letteratura, ha inserito in chiusura un utilissimo indice dei nomi e una selezionata bibliografia (anche qui si può apprezzare lo sforzo di sintesi). Con il risultato che la storia si legge piacevolmente e cresce pagina dopo pagina come fosse un romanzo. Dalle questioni sollevate dai filosofi dell’antica Grecia sulla natura della materia, alle biotecnologie dei giorni nostri, la chimica ha conosciuto momenti di gloria caratterizzati da grandi scoperte (raggi X, aspirina, spettrometria di massa) ma anche giornate nere come quelle che dei disastri di Seveso in Italia e di Bhopal in India. Nei dodici capitoli del libro vengono affrontati tutti i momenti cruciali di una disciplina che non conosce limiti perché indaga sull’intera natura dell’universo, la materia organica e quella inorganica, che è capace di incidere sulla realtà di tutti i giorni perché “più di altre dà forma al nostra quotidiano” e di ispirare i poeti perché rappresenta “una nuvola indefinita di potenze future”, come ha scritto Primo Levi.

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