Brilla e trema

I brillamenti, le eruzioni che avvengono sulla superficie del Sole, fanno vibrare la nostra stella come una campana. Questa eventualità era ipotizzata già dagli anni Settanta, ma ora è stata per la prima volta “osservata” grazie alla sonda spaziale Soho (Solar and Heliospheric Observatory). I risultati, interpretati da Christoffer Karoff e Hans Kjeldsen, dell’Università di Aarhus (Danimarca), saranno presentati il primo maggio su Astrophysical Journal.

Soho studia la struttura fisica del Sole tramite le sue oscillazioni (eliosismologia). L’osservazione è compiuta in maniera indiretta attraverso i cambiamenti (shift) nell’emissione di luce (causati dal movimento della superficie solare) che riflettono le turbolenze degli strati più interni. Shift particolarmente utili per questi studi sono quelli corrispondenti alle “oscillazioni da 5 minuti”, che hanno una frequenza di 3 millihertz. Queste oscillazioni (qui il link al video dell’Esa) riflettono i moti convettivi della materia incandescente, che dall’interno della stella passa sulla superficie, si raffredda, diventa più pesante e quindi sprofonda nuovamente. Ciò crea un “rumore di fondo” paragonabile alla vibrazione costante di una campana che, in pieno deserto, sia colpita dalla sabbia portata dal vento.

Karoff e Kjelden hanno ora osservato che, in corrispondenza dei brillamenti solari, le oscillazioni diventavano molto più intense: come se qualcuno suonasse la campana e questa continuasse a vibrare per un po’. Esattamente come è successo alla Terra dopo il terremoto di Sumatra del 2004. Resta ora da scoprire come l’energia dei brillamenti si trasmetta all’intera massa solare. (mi.m.)

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