Caccia al rifiuto spaziale

L’orbita terrestre pullula di “rottami spaziali”. Stati Uniti e Norvegia hanno così deciso di costruire una gigantesca stazione radar in grado di seguire con precisione le tracce gravitazionali dei detriti. Chiamata Globus II, essa sorgerà in Norvegia, nel continente artico, nelle vicinanze di una base militare russa. “Allo stato attuale sono circa 9.500 gli oggetti in orbita attorno alla Terra, il 93% dei quali è vera e propria “spazzatura”, essendo composto da bulloni, viti e parti in metallo di razzi inviati nello spazio negli anni scorsi”, come ha detto Tom Rykken, il responsabile norvegese del progetto. Si calcola che dal 1980 a oggi il numero dei detriti sia più che raddoppiato, costituendo un pericolo per le basi spaziali, i satelliti e le navicelle in orbita. Erik Tandberg, un esperto norvegese del settore, ha affermato che “se un oggetto simile colpisse un nuovo satellite o una navicella spaziale, provocherebbe seri danni alla loro struttura”. I lavori della stazione radar, il cui costo non è stato precisato, dovrebbero iniziare in aprile e si concluderanno non prima del 2000.

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