I cani capiscono istintivamente i gesti umani

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(Foto: Lisa Therese on Unsplash)

Ci parliamo, loro rispondono e ci comprendono, da tempo. Ma quando iniziano a sviluppare queste straordinarie capacità? Quanto conta la loro predisposizione biologica? Sono queste le domande a cui ha cercato di rispondere un team scienziati in uno studio pubblicato sulla rivista Current Biology. Scoprendo che i cani riescono ad interpretare i volti e e i gesti umani in maniera istintiva, praticamente innata, senza in sostanza che venga loro insegnato.

Per indagare le attitudini canine, gli scienziati hanno utilizzato 375 cuccioli retriever “cani da riporto” (così chiamati per la loro capacità di riportare al padrone qualcosa) di circa due mesi, cioè prima che fosse iniziata un’ampia socializzazione con gli esseri umani. Nel corso dello studio i ricercatori hanno allestito diversi esperimenti per capire se i cani riusciavano a captare e interpretare gesti, parole e indicazioni umane. In sostanza: era possibile risucire a indirizzare i cuccioli verso qualcosa con l’uso di gesti o altri indizi?

Per capirlo, gli sperimentatori hanno provato ad indirizzare l’animale verso la ricerca di un’esca nascosta dentro a dei contenitori situati in due posizioni (unico mini training, precisano gli autori, è stato quello di aver invogliato gli animali a cercare del cibo). Lo hanno fatto in modi diversi: in un caso usavano l’indicazione della mano ad un tono di voce acuto, pronunciando parole come “cucciolo, guarda!” . In un altro hanno mostrato ai cuccioli un segnalino giallo che veniva posto vicino al contenitore dell’esca. Sia su indicazione diretta che tramite l’uso del marcatore, i cuccioli seguivano le dritte degli sperimentatori, con una percentuale di successo paragonabile (67,4 % indicazione; 72,4% marcatore) e superiore di quello che ci si attenderebbe rispetto al caso. E, come dimostrato in un esperimento di controllo, gli odori non c’entravano.

“Anche prima che i cuccioli abbiano lasciato i loro compagni di cucciolata per vivere con i loro allevatori, la maggior parte di loro è in grado di trovare cibo nascosto seguendo un gesto umano che ne indichi la posizione”, ha spiegato Emily Bray dell’Università dell’Università di Tucson, tra gli autori del paper. In sostanza, già da piccoli e senza bisogno di apprendimento i cani ci seguono.

Lo studio dimostra, che i cuccioli sono molto sensibili precocemente ai segnali comunicativi umani e che in buona parte (le stime dei ricercatori parlano di un 40%) in tutto questo c’entra la genetica. “Tutti questi risultati suggeriscono che i cani sono biologicamente preparati per la comunicazione con gli esseri umani”., aggiunge Bray, spiegando come queste caratteristiche forse siano anche state selezionate durante il processo di domesticazione. Capire i fattori determinanti che incidono sul comportamento, concludono gli esperti, permetterebbe di migliorare l’allevamento dei “cani di servizio” per l’assistenza alle persone.

Riferimenti: Current Biology

Credits immagine: Lisa Therese on Unsplash