Caso batterio Xylella: la Francia blocca i prodotti pugliesi

Un duro colpo per l’economia e un pesante danno d’immagine. Così la Coldiretti risponde alla Francia che per contrastare la diffusione di Xylella fastidiosa – il batterio correlato a una vera e propria emergenza agricola in Puglia, dove sta colpendo i secolari ulivi, provocandone il disseccamento rapido – ha chiuso le porte a 102 specie vegetali provenienti dalla regione (qui la lista). A ufficializzare l’embargo un decreto del ministero dell’Agricoltura francese che bandisce non solo l’importazione di ulivi, ma anche di viti, fico, albicocco, mandorlo, pesco, agrumi, ciliegio gelso e diverse piante ornamentali oltralpe.

La Xylella fastidiosa è un patogeno da quarantena, un batterio (importato dall’estero, come non è chiaro) che si trova nei vasi xilematici delle piante (quelli adibiti al trasporto di acqua e soluti), in grado di determinarne la bruscatura delle foglie, riduzione della crescita, disseccamento dei rami e dei germogli fino a determinare la morte della pianta colpita. Xylella colpisce diverse specie, ma in modo particolare gli ulivi (Olea europea) e insieme ad altri parassiti (funghi e lepidotteri) è stata inserita tra quelli responsabili dell’emergenza del Complesso del disseccamento rapido dell’olivo (CoDiRO).

Contenerne la diffusione richiede l’adozione di diverse misure: dagli interventi fitosanitari contro i vettori del batterio (come la sputacchina media, la Philaenus spumarius), all’eliminazione e riduzione delle piante ospiti, fino all’estirpazione delle piante infette. Anche se non è possibile immaginare l’eradicazione ditutte le piante infette, come ha precisato Donato Boscia dell’Istituto di Virologia del Cnr di Bari, definendo quest’ultima “un’impresa titanica ed inutile”. Più sensato, per Boscia, sarebbe concentrare gli interventi di eradicazione“sulla parte più avanzata dell’epidemia, quindi sulla fascia a nord del Salento e poi sul focolaio intercettato recentemente a Oria”. Anche se sulla reale efficacia dello sradicamento come rimedio necessario contro Xylella esistono ancora dubbi (e ostacoli posti dai ricorsi al Tar).

Ma mentre in Italia si discutono le misure da adottare per evitare una catastrofe – oggi stesso il ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina è in Puglia a discutere dell’emergenza – la Francia decide di tagliar fuori la Puglia, e con i beneplacito della Commissione Europea, che ha definito le misure francesi perfettamente il linea con la legislazione.

La Francia insomma è autorizzata a mettere l’embargo alle specie di origine pugliese, e la paura ora è che misure analoghe possano essere prese anche altrove, con una reazione a catena da parte anche di altri paesi, paventa la Coldiretti, che chiede azioni urgenti per contrastare l’emergenza e la decisione della Francia: “l’immediato intervento nei confronti delle Autorità francesi e comunitarie sia accompagnato a livello nazionale, alla luce dei danni diretti ed indiretti che gravano sugli agricoltori, da un impegno di tutto il Parlamento affinché sia resa possibile la dichiarazione di stato di calamità naturale”.

Via: Wired.it

Credits immagine: Anna Lisa Bonfranceschi

 

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