Cattivi odori in tavola

Si chiamano fitonutrienti. Si trovano in alcuni cibi come i cavoletti di Bruxelles, i cavolfiori, i cavoli e gli spinaci. Quei cibi, per intenderci, che hanno un odore forte e un sapore amarognolo.E che per questa caratteristica, a tavola in molti finiscono per scansarli. Eppure i responsabili di questo sapore forte fanno bene alla salute: aiutano, infatti, a prevenire alcune malattie, tra cui il cancro.

Ma che cosa produce il cattivo odore delle verdure ricche di fitonutrienti? La colpa o il merito – a secondo dei punti di vista – è dei pesticidi naturali, In uno studio apparso sull’American Journal of Clinical Nutrition si spiega che questi pesticidi sarebbero prodotti dalle stesse piante per difesa. Per evitare di essere divorate.

E’ poi l’atteggiamento dell’uomo che contribuisce ad allontanare queste verdure dalla tavola. Secondo Adam Drewnowski, autore dello studio, “gli uomini come molti animali sono abituati ad associare un sapore amaro a cibi tossici o velenosi” e non riescono ad apprezzarne le componenti benefiche. Ed è quasi un paradosso, perché, come afferma lo studioso dell’Università di Washington, “un buon sapore raramente è compatibile con un alimento sano”.

Tuttavia i produttori agricoli si impegnano per venire incontro al gusto del grande pubblico selezionando delle qualità di verdure sempre meno amare e maleodoranti e tentando di rimuovere proprio queste componenti chimiche. D’altra parte, si legge nell’articolo, una soluzione per aumentare il consumo delle verdure può venire dalla dieta mediterranea: l’olio d’oliva e il sale, soprattutto, sono degli antidoti efficaci contro il cattivo odore. Ma anche le verdure, le erbe e le spezie aiutano ad attenuare i sapori originari di questo tipo di piante.

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