Anche l’ultimo reattore della centrale nucleare ucraina, che in un incidente del 1986 provocò la morte di almeno trecentomila persone, è stato spento. Quello disattivato oggi è il terzo reattore della centrale. Nell’ottobre del 1991 fu spento il primo, mentre nel 1996 fu fermato il secondo. L’ultimo reattore funzionante è stato per diversi anni al centro di una disputa internazionale poiché l’Ucraina riteneva di aver bisogno dell’energia prodotta, il cinque per cento del fabbisogno nazionale, per le proprie necessità interne. La comunità internazionale, invece, ne chiedeva l’immediata chiusura preoccupata per i rischi ambientali. L’ostacolo è stato superato con la promessa di aiuti per completare la costruzione di altri due reattori nella centrale di Rovno e Khmelnitski, in modo da compensare la mancanza di energia legata alla chiusura di Chernobyl. Non saranno contenti del provvedimento i circa sei mila lavoratori della centrale incriminata. Da qui al 2008, perderanno tutti il loro posto di lavoro. (c.g.)
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