Il riscaldamento globale potrebbe portare presto i paesi industrializzati ad affrontare una crisi economica paragonabile a quelle delle due guerre mondiali o alla Depressione degli anni Trenta. È la conclusione di una relazione di 700 pagine redatta dall’economista britannico Nicholas Stern per il ministro delle finanze inglesi Gordon Brown.
Lo studio dimostra come sia necessario prendere immediate contromisure contro gli effetti dei gas serra, per scongiurare la recessione economica. Se non si interviene subito, sostiene l’economista britannico, i costi degli interventi per risanare gli effetti di siccità, innalzamento del livello dei mari, fenomeni estremi come uragani e inondazioni nei prossimi decenni rischiano di costare fino al 20 per cento del Pil mondiale.
A lungo termine gli effetti positivi di azioni ecologiche supererebbero di molto le spese sostenute oggi. Lo studio si inquadra nel tentativo, da parte del governo inglese, di arrivare a una nuova versione del protocollo di Kyoto, che possa essere ratificata anche dagli Stati Uniti che, insieme a Cina ed India, sono il principale emettitore di gas serra nel mondo. (a.l.)
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