Mentre esperti autorevoli si accapigliano sui media argomentando in vario modo contro l’allarmismo eccessivo o, al contrario, la superficialità nel valutare il problema coronavirus, quello che davvero è utile e necessario in questo momento è il buon senso, vale a dire, utilizzare innanzitutto le elementari norme igieniche per evitare di farsi veicolo del virus, di infettarsi e di trasmetterlo. A cominciare dal lavarci le mani, bene e spesso.
Il nuovo coronavirus, infatti, è un virus respiratorio che si diffonde principalmente attraverso il contatto con le goccioline emesse nella respirazione dalle persone infette, soprattutto starnutendo o tossendo. Per questo è importante che, come nel caso dell’influenza o di altri virus parainfluenzali (raffreddore), chi starnutisce o tossisce si copra con un fazzoletto o quanto meno con il braccio (nel gomito flesso) ma non con il palmo della mano. I fazzoletti utilizzati vanno poi gettati in un cestino chiuso immediatamente dopo l’uso e le mani lavate frequentemente con acqua e sapone o usando soluzioni alcoliche.
Un’altra buona ragione per lavarsi spesso le mani è che, da quel che sappiamo, sulle superfici, per esempio porte e maniglie, il coronavirus può sopravvivere diversi giorni, fino a 9, e può nel frattempo trasferirsi sulle mani per contatto. [ovviamente anche le superfici possono essere bonificate con semplici disinfettanti, per esempio contenenti alcol (etanolo) al 75% o a base di cloro all’1% (candeggina)].
Il lavaggio e la disinfezione delle mani sono dunque essenziali, fondamenti per prevenire l’infezione. Acqua e sapone sono sufficienti per eliminare eventuali virus o batteri. La corretta procedura è questa:
E se l’acqua non c’è? Se non sono disponibili acqua corrente e sapone, e le mani non sono particolarmente sporche, è possibile utilizzare anche un disinfettante per le mani a base di alcool (concentrazione di alcool di almeno il 60%). Questi prodotti, solitamente in forma di gel, vanno applicati sui palmi delle mani e cosparsi su tutta la superficie fino alla completa asciugatura, che richiede circa 20 secondi.
L’efficacia dell’uso di questi prodotti, tuttavia, è limitata: funzionano bene in situazioni in cui le mani non sono veramente sporche o unte, come per esempio nel caso degli operatori sanitari. Ragion per cui il metodo più consigliato rimane il classico, accurato lavaggio con acqua e sapone.
Fonte: Oms e Ministero della Salute
Foto di Martin Slavoljubovski da Pixabay
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