Covid-19, la combinazione di farmaci che accelera la guarigione

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Non si arrestano le sperimentazioni cliniche sui farmaci e i trattamenti migliori contro Covid-19. Oggi uno studio internazionale pubblicato su The Lancet mostra che una terapia basata sulla combinazione di tre farmaci già noti e usati in altre malattie, potrebbe essere più efficace e accorciare i tempi della guarigione, nonché del ricovero, rispetto a un trattamento con solo due di questi medicinali. I farmaci in questione (vedi sotto a cosa servono) sono l’interferone beta 1b, l’associazione lopinavir + ritonavir e la ribavirina. In pratica, se somministrati tutti insieme, questi farmaci combatterebbero con maggior successo l’infezione rispetto alla terapia che non contiene l’interferone beta 1b. I risultati preliminari riguardano pazienti con Covid-19 lieve o medio, ma i ricercatori intendono comprendere se questa combinazione possa essere valida anche nei casi più gravi. Gli autori precisano che lo studio clinico, seppure promettente, è ancora alla seconda fase (la fase intermedia, manca ancora la terza e ultima) e dunque bisogna ancora attendere per avere una conferma.

I tre farmaci

La combinazione studiata dai ricercatori, coordinati dal gruppo di Kwok-Yung Yuen dell’università di Hong Kong, è composta da medicinali già in uso e in questo caso somministrati off-label, ovvero al di fuori delle loro usuali indicazioni, e l’uso è consentito vista l’emergenza Covid-19 e limitatamente a questa. 

L’interferone beta 1b  impiegato in alcune forme di sclerosi multipla, l’associazione lopinavir e ritonavir nell’infezione da hiv, e l’antivirale ribavirina contro malattie infiammatorie polmonari (ma non è specifica per l’infezione Covid-19, che è dovuta al virus nuovo Sars-Cov-2).

Lo studio sul Lancet

Lo studio ha coinvolto 127 pazienti adulti, ricoverati dal 10 febbraio al 20 marzo 2020, con diagnosi di Covid-19 accertata in laboratorio. Tutti i pazienti avevano un’infezione da lieve a moderata – a Hong Kong anche i malati con forme leggere sono stati ospedalizzati. I partecipanti sono stati divisi in tre gruppi e sottoposti a una terapia di 14 giorni. Il primo gruppo è composto da 86 pazienti con Covid-19 che hanno ricevuto il trattamento con i tre farmaci. Fra questi ci sono anche 34 pazienti ricoverati dopo più di 7 giorni dalla comparsa dei sintomi, che per questo ritardo, per ragioni cliniche, non ha potuto essere trattato anche con l’interferone ma soltanto con la ribavirina e l’associazione lopinavir + ritonavir. Il secondo gruppo, di controllo, è stato trattato solo con il lopinavir e il ritonavir.

I risultati

La combinazione terapeutica è sicura e ha mostrato di essere efficace con tempi più rapidi rispetto alla terapia del gruppo di controllo. I risultati, infatti, indicano che il tempo intercorso fra l’inizio del trattamento nel primo gruppo e la guarigione (ovvero il tampone negativo) sono di 7 giorni per le persone che hanno ricevuto tutti e tre medicinali contro i 12 giorni del gruppo di controllo. Inoltre con la combinazione dei tre farmaci si dimezzano anche i tempi in cui scompaiono i sintomi (che per definizione non coincidono con la guarigione con tampone negativo), pari a 4 giorni contro gli 8 giorni del gruppo di controllo. La ricerca ha per ora escluso i pazienti più gravi, che verranno però coinvolti nella prossima fase della sperimentazione.

Il ruolo dell’interferone beta 1b

Lo studio punta l’attenzione sull’interferone beta 1b, che è la novità che fa la differenza“Questi risultati”, ha sottolineato Jenny Lo, ricercatrice dell’ospedale Ruttonjee a Hong Kong. La scienziata spiega che gli interferoni sono proteine prodotte naturalmente dal nostro corpo in risposta a infezioni virali. “La speranza”, prosegue Lo, “è che l’interferone beta 1b [una molecola simile a un interferone prodotto naturalmente ndr] possa rendere molto più veloce la capacità dell’organismo di combattere il Sars-Cov-2. La prossima fase 3 della sperimentazione confermerà o confuterà presto l’utilità dell’uso di questo farmaco come pilastro fondamentale nella lotta alla Covid-19”.

Da una sotto-indagine all’interno del primo gruppo, che include 52 persone trattate con i tre farmaci  34 persone che non hanno potuto ricevere l’interferone, ma solo ribavirina e lopinavir + ritonavir, emerge che quando manca l’interferone i risultati dell’efficacia del trattamento sono simili a quelli mostrati dal gruppo di controllo, che ha assunto solo lopinavir + ritonavir, senza ribavirina. Questo indica che la presa in carico del paziente precoce e anche con l’interferone potrebbe fare la differenza.

via Wired

Foto di Arek Socha da Pixabay

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