Il primo rapporto sociale italiano sul diabete presentato oggi a Roma dall’Associazione Medici Diabetologi (Amd), è una fotografia sui costi e sulle qualità di vita delle persone affette da questa malattia e sullo stato di assistenza nel nostro paese. La malattia silente, come viene definito il diabete visto l’atteggiamento generale di nascondere il problema, interessa circa due milioni di italiani e ogni anno si registrano 100 mila nuovi casi. Nel suo studio su dati del 2002, l’Amd ha messo in relazione la percezione della patologia da parte di due mila persone, tra pazienti e medici, evidenziando differenze di fondo. E se per il 53 per cento dei malati la paura più grande, tra le complicanze legate al diabete, è la retinopatia o perdita della vista, i medici segnalano invece il rischio di malattie cardiovascolari (così per il 55 per cento dei medici generici e per il 46 degli specialisti). Altri punti di divergenza sono poi quelli legati all’obesità, un problema che il 71,3 per cento dei diabetici vede legato unicamente alla dieta, contro solo il 5 per cento del campione che lo attribuisce alla mancanza di attività fisica. Il Rapporto, che si sofferma anche su un’analisi delle strutture che offrono assistenza nel territorio, vuole, come ha spiegato Giacomo Vespasiani, presidente dell’Amd: “Servire a tutti gli effetti a individuare necessità concrete assistenziali del paziente diabetico”. (c.f.)