Lo straordinario cielo di dicembre: Giove e Saturno si incontrano dopo 400 anni

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(Foto: Phil Botha/Unsplash)

Quest’anno festeggeremo il Natale in sordina, e molti in solitudine, causa pandemia da coronavirus, tuttavia, come già con la straordinaria luna piena di Halloween, a “ricreare” la magia delle feste ci aiuteranno le stelle: il cielo di dicembre ha in serbo un cartellone ricco di eventi astronomici particolari, un vero e proprio crescendo che culminerà a ridosso del solstizio d’inverno con una eccezionale congiunzione di Giove e Saturno e si concluderà con la Cold Moon, l’ultima luna piena dell’anno. Ecco le date da segnarsi in agenda per non perdersi lo spettacolo.

Geminidi, le stelle cadenti di dicembre

Dal 4 dicembre lo spettacolo si apre con la “classica” pioggia di stelle cadenti invernale: le Geminidi, le più spettacolari stelle cadenti dopo quelle di San Lorenzo. Saranno ben visibili dal 4 dicembre fino al 15 del mese, ma il picco è atteso tra le notti del 13 e 14 dicembre, quando potrebbero contarsene anche più di un centinaio in un’ora.

A differenza di altri sciami meteorici, che derivano dai detriti del passaggio di una cometa, le Geminidi nascono dai frammenti lasciati dall’asteroide 3200 Phaeton nel suo orbitare intorno al Sole. Il loro radiante, ossia il punto da cui sembrano arrivare, è proprio la costellazione del Gemelli e, in particolare, la stella Alfa. Per non perdersi lo spettacolo, quindi, sarà sufficiente puntare lo sguardo verso il radiante, a Nord-Overst della Cintura di Orione, senza bisogno di binocoli e telescopi.

Giove e Saturno in congiunzione dopo 400 anni

Dopo le Geminidi, dal 17 dicembre lo sguardo si sposta su Giove e Saturno, che scenderanno verso l’orizzonte a Sud-Ovest accompagnati da una sottile falce di Luna crescente (visibile meglio con un binocolo). E’ un piccolo “assaggio” di quello che accadrà la sera del 21 dicembre, in coincidenza con il solstizio d’inverno, il giorno più corto dell’anno. In quella notte, infatti, ci sarà un’evento del tutto eccezionale: Giove e Saturno saranno in congiunzione, tanto vicini da poter essere osservati insieme nel campo di un telescopio.

In particolare, la distanza tra i due pianeti sarà di 1/10 di grado, paragonabile quindi a 1/5 del diametro della Luna piena. Un evento, quello della congiunzione tra questi due pianeti giganti, di per sé raro: accade ogni 20 anni. Ma una vicinanza così stretta, ricorda l’Unione astrofili italiani (Uai), è davvero un evento eccezionale: non si verificava nel cielo da ben 400 anni. Allora, era il 16 luglio del 1623, ben poche persone poterono godersi lo spettacolo: per l’interferenza della luce solare, probabilmente Saturno non fu visibile ad occhio nudo. Ci sarebbe voluto un cannocchiale, lo strumento inventato solo una decina d’anni prima da Galileo Galilei. Difatto, sono passati 800 anni dall’ultima volta che il fenomeno è stato visibile ad occhio nudo: il 4 marzo del 1226. E la prossima volta che accadrà sarà tra 120 anni, il 24 agosto del 2417.

La sera del 21 dicembre i due pianeti saranno molto bassi sull’orizzonte, e sarà possibile ammirarli in direzione ovest solo poco dopo il tramonto del Sole (tra le 17 e le 19) prima che tramontino anche loro.

Arrivano anche le Ursidi

Dopo la straordinaria congiunzione di Giove e Saturno, il cielo di dicembre continuerà a brillare con altri “fuochi d’artificio”. Questa volta grazie al passaggio delle Ursidi, un altro sciame meteorico meno intenso delle Geminidi, che origina dal passaggio della cometa 1856 Tuttle e il cui picco è previsto tra le notti del 21 e del 22 dicembre.

L’ultima Luna del 2020

E per il gran finale, nella notte del 30 dicembre si farà ammirare una Luna piena, l’ultima dell’anno: una Cold Moon (letteralmente Luna fredda), secondo una tradizione dei nativi americani che identificavano questo plenilunio con l’inizio del periodo più freddo dell’anno. 

Riferimenti: Uai

Credits immagine di copertina: Phil Botha / Unsplash