Il disegno più vecchio della storia? Un hashtag

disegno
(Credit: Craig Foster)

La grotta di Blombos è un sito preistorico localizzato nella costa meridionale del Sudafrica, a est di Città del Capo, preziosa per gli antropologici. Questa caverna affacciata sull’Oceano Indiano, infatti, doveva essere qualcosa di molto simile a un laboratorio adibito alla produzione e alla conservazione di composti pigmentati a base di ocra. Lì infatti sono stati trovati manufatti risalenti fino a 100 mila anni fa, testimonianze delle attività creative pittoriche degli uomini moderni, come strumenti in silcrete (sabbia e ghiaia cementate) e conchiglie, presumibilmente utilizzate come contenitori per conservare i colori. E ora anche un reperto che oggi si guadagna il titolo di disegno più antico della storia mai rinvenuto: una serie di linee incrociate segnate con ocra rossa su un pezzo di silcrete. Una sorta di hashtag preistorico la cui scoperta è stata presentata sulle pagine di Nature da un team di ricerca internazionale.

A tracciare, intenzionalmente, le linee – probabilmente parte di un disegno più grande non pervenuto fino a noi – probabilmente fu un Homo sapiens che utilizzò una matita di ocra, dalla punta fine, da 1 a 3 millimetri.

Pur nella sua semplicità, questo disegno testimonia le abilità dei sapiens preistorici nel disegno grafico, con l’impiego di mezzi e tecniche diverse. Abilità che risalirebbero dunque a circa 70 mila anni fa, vale a dire, ben 30 mila anni prima dei disegni astratti e figurativi scoperti in altri siti. Per capire perché questo semplice hashtag sia così importante basti pensare a tutto quello che i simboli rappresentano nella nostra cultura: senza la possibilità di rappresentare e interpretare i simboli materiali, la scrittura, la matematica e persino le leggi e le religioni non sarebbero potuti esistere.

Riferimenti: Nature

Credits immagine: Craig Foster

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