Il dito che riscrive la storia delle prime migrazioni umane

Un fossile vecchio di almeno 85 mila anni. Un solo dito, nascosto nella sabbia del deserto del Nefud, nel sito di  Al Wusta, in Arabia Saudita. Quel dito però riscrive almeno in parte la storia della nostra specie, perché apparteneva a un Homo sapiens e testimonia che le prime migrazioni fuori dall’Africa avvennero in zone più estese di quanto creduto finora. La scoperta del fossile è raccontata questa settimana sulle pagine di Nature Ecology & Evolution.

Il sito di Al Wusta, in Arabia SAudita, dove è stato rinvenuto il fossile. Le aree bianche rappresentano il letto di un atico lago (Credit: Michael Petraglia)

Il dito di sapiens studiato dal team di Huw Groucutt della University of Oxford e del Max Planck Institute for the Science of Human History è la più antica testimonianza della specie rinvenuta fuori dall’Africa e dal Levante. La datazione con il metodo degli isotopi radioattivi, così come le analisi di fossili animali e dei sedimenti nella zona, hanno mostrato che il fossile (lungo appena 3,2 cm) risale a circa 90 mila anni fa, a un periodo in cui quell’ambiente era molto diverso dall’attuale deserto. Laghi e zone verdeggianti erano infatti presenti nella zona, caratterizzata da piogge estive. E sarebbe stato forse proprio questo clima ad  attirare i primi Homo sapiens fuori dall’Africa, aiutando la dispersione della specie nel resto del mondo.

“Questa scoperta mostra per la prima volta in modo definitivo che i primi membri della nostra specie hanno colonizzato una regione estesa dell’Asia sudoccidentale – ha commentato Groucutt – e non erano unicamente circoscritti nella zona del Levante”. La stessa zona, a cavallo tra Africa, Europa in cui, solo pochi mesi fa, erano stati rinvenuti i più antichi fossili di Homo sapiens fuori dal continente africano – vecchi di 170-200 mila anni – che suggerivano migrazioni anticipate rispetto a quanto creduto. Come a dire, ci siam mossi prima e in modo più massiccio nel corso della nostra storia.

Riferimenti: Nature Ecology & Evolution 

Redazione Galileo

Gli interventi a cura della Redazione di Galileo.

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