Dna di Neanderthal

Un gruppo di ricercatori del Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology di Leipzig, in Germania, ha sequenziato per la prima volta un lungo segmento del Dna nucleare dell’uomo di Neanderthal. La notizia è stata data durante l’incontro ‘’Biology of Genomes’’ che si è tenuto presso il Cold Spring Harbor Laboratory di New York. Il materiale genetico è stato estratto da uno scheletro di Homo neanderthalensis di 45 mila anni fa, rinvenuto nella grotta di Vindija, vicino alla capitale Croata. Finora era stato sequenziato solo il Dna mitocondriale dell’uomo di Neanderthal, ma il Dna nucleare ha un’importanza maggiore in quanto contiene le informazioni che regolano la biochimica di un organismo. Gli scienziati hanno sequenziato circa un milione di paia di basi, lo 0,03 per cento del genoma neanderthaliano. Le prime analisi mostrano che il Dna del cromosoma Y, responsabile del sesso maschile, sembra differenziarsi sia dal nostro che da quello degli scimpanzé, più di quanto non avvenga per altri cromosomi. Questo potrebbe spiegare il poco mescolamento avvenuto tra la nostra specie e i Neanderthal, che popolavano l’Europa e l’Asia centrale e occidentale tra i 230 mila e i 29 mila anni fa. Questo studio mostrerebbe che la linea evolutiva dei Neanderthal si è divisa da quella che ha portato all’uomo moderno circa 315 mila anni fa e potrebbe rivelare quanto questa specie sia geneticamente vicina alla nostra. (t.m.)(mercoledì 17 maggio)

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