Due quadratini di cioccolata al dì e il cervello ringrazia

di Erika Lupi

Che il consumo di cioccolato sia stato correlato a numerosi effetti benefici sulla nostra salute è ormai assodato. Ma che addirittura potenziasse le capacità cognitive e aiutasse il nostro cervello a essere più attivo, forse ci mancava. A suggerirlo su Frontiers in Nutrition è stato un team di studiosi italiani dell’Università dell’Aquila, secondo cui appunto il cacao e i suoi derivati avrebbero notevoli effetti benefici sul nostro sistema nervoso centrale.

I responsabili sarebbero i flavonoidi, una nota classe di composti naturali dai notevoli effetti neuroprotettivi, che sono contenuti nel cacao. Questi si sono dimostrati capaci di migliorare le capacità cognitive negli individui adulti, dopo un’assunzione giornaliera e a lungo termine, da un minimo di cinque giorni a tre mesi continuativi. In particolare, il team di ricercatori italiani ha notato un aumento dell’attenzione, della comprensione, della memoria e della capacità di linguaggio. Inoltre, dallo studio è emerso che i miglioramenti sono stati maggiormente evidenti soprattutto negli anziani, con un iniziale deficit cognitivo.

I flavonoidi hanno diverse azioni: sul sistema cardiovascolare, per esempio, migliorano l’elasticità dei vasi sanguigni e promuovono l’abbassamento della pressione. A livello cerebrale, secondo lo studio, i flavonoidi contenuti nel cioccolato aumentano il volume di sangue nel giro dentato dell’ ippocampo, struttura che è molto sensibile all’invecchiamento cellulare e da cui dipende il declino della capacità della memoria

I risultati dello studio potrebbero avere un impatto positivo sulla salute umana, tale da poter prendere in considerazione un utilizzo mirato e quasi terapeutico di questo alimento. Tuttavia, non dimentichiamoci degli effetti collaterali che l’assunzione giornaliera di cioccolato comporta, come l’apporto calorico, la presenza di sostanze chimiche eccitanti come caffeina e teobromina e di altri ingredienti aggiuntivi, come zucchero e lattosio. Una soluzione, precisano i ricercatori, potrebbe essere circoscrivere l’assunzione al solo cioccolato fondente, in quantità pari a circa 10-20 grammi al giorno, che corrispondono a circa 1-2 quadratini di una tavoletta.

Riferimenti: Frontiers in Nutrition

Articolo prodotto in collaborazione con il Master in Giornalismo e comunicazione istituzionale della scienza dell’Università di Ferrara

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