Ecco Philae sulla cometa

Le batterie sono finite e lui, il lander Philae della missione Rosetta, la prima a portarci su una cometa, si è addormentato. Lo ha fatto dopo 57 intense ore passate su 67P/Churyumov–Gerasimenko,durante le quali – problemi a parte, come quelli relativi alla sua posizione, che ne hanno compromesso la possibilità di ricarica ad energia solare, e difficoltà nell’atterraggio – ha portato a termine con successo la prima parte della sua missione scientifica.

Oltre alle splendide immagini da vicino della cometa, infatti, Philae è stato straordinariamente attivo con i suoi strumenti (ROLIS, COSAC, Ptolemy, SD2 and CONSERT), e ora, raccontano gli scienziati a capo della missione, è tempo di vedere cosa hanno raccolto. La missione di Philae sulla cometa potrebbe riaccendersi col suo riavvicinarsi al Sole, quando è possibile (e si spera) che la radiazione luminosa faccia funzionare le celle solari e così ricaricare le batterie.

Nel frattempo la sonda madre Rosetta ha rispedito sulla Terra le prove – visive – dell’atterraggio di Philae sulla cometa, riassunte in una suggestiva gif. Nella composizione il cerchietto grande rosso mostra la zona della cometa prima e dopo il primo atterraggio del lander, con una macchia scura probabilmente riconducibile alla polvere alzata dal touchdown di Philae. I due cerchi più piccoli invece sono stati ripresi poco dopo ed evidenziano il lander e la sua ombra.

Via: Wired.it

Credits immagine: ESA/Rosetta/NAVCAM

1 commento

  1. Per uno come me nato nella prima parte dell’altro secolo e che ha visto i contadini lavorare ancora la terra con le vacche le
    meraviglie della scienza non finiranno mai di stupirmi.
    Sicuramente ce ne sono di buone ed anche di pericolose , ma
    non è la scienza a sbagliare , semmai sono gli uomini.
    Comunque la conquista , anche faticosa , dello spazio esterno
    sarà la nuova frontiera delle generazioni a venire. Good luck !

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here