Ecco Quaoar, lo pseudopianeta

Le sue dimensioni sono un decimo di quelle della Terra e dista più di un miliardo e mezzo di chilometri da Plutone. Ad appena 72 anni dalla scoperta del più lontano pianeta del nostro sistema solare, un nuovo corpo celeste fa la sua comparsa sulla scena, anche se molti scienziati ancora non si sbilanciano a chiamarlo pianeta. Quaoar, così è stato ufficiosamente battezzato il nuovo “arrivato”, fa parte come Plutone della così detta “Kuiper Belt”, una fascia di oggetti rocciosi e di ghiaccio (scoperta appena dieci anni fa) che orbitano intorno al Sole al di là di Nettuno. Gli scienziati ritengono che questi oggetti siano ciò che resta del disco di materia che diede origine al sistema solare. Non semplici asteroidi, ma oggetti delle dimensioni paragonabili a quelle di un pianeta, e Quaoar ne sarebbe la conferma. Questa scoperta adesso fa dubitare ad alcuni astronomi che lo stesso Plutone sia un pianeta: sarebbe piuttosto da considerare il più grande corpo celeste tra quelli della la Kuiper Belt. Non si esclude nemmeno che presto nella stessa fascia possa essere ritrovato un altro oggetto che lo superi in dimensioni. Quaoar ha un diametro di 1.280 chilometri, circa la metà di quello di Plutone, e impiega 288 anni a completare la sua orbita intorno al Sole. Lo hanno avvistato per la prima volta lo scorso giugno gli astronomi Michael Brown e Chadwick Trujillo del California Institute of Technology di Pasadena dall’osservatorio Palomar; da allora i due studiosi seguono lo “pseudopianeta” grazie all’Hubble Space Telescope. (e.g.)

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