Per far crescere le colonie di bombi – uno tra i più importanti insetti impollinatori – è consigliabile la presenza di piante con fiori rossi o che abbiano delle strisce lungo le venature. Queste le conclusioni di uno studio del John Innes Centre (JIC, Regno Unito) e del New Zealand Institute for Plant & Food Research sulle strategie con cui questi imenotteri impollinano le bocche di leone. Secondo i ricercatori, la scoperta, pubblicata sull’ultimo numero di New Phytologist, potrebbe essere d’aiuto nello sviluppo di strategie per contrastare la diminuzione di insetti impollinatori osservata negli ultimi anni.
Il gruppo di ricerca, guidato da Cathie Martin, biologia al JIC, ha studiato per diversi anni i meccanismi con cui i bombi si nutrono del nettare delle bocche di leone, osservando come i fiori con petali rossi e quelli con venature colorate siano di gran lunga più visitati rispetto a quelli bianchi o rosa. “È come se le strisce forniscano una guida visiva agli impollinatori, indicando il punto centrale di atterraggio e di ingresso al fiore, dove nettare e polline possono essere trovati”, ha spiegato Chatie Martin. “L’origine di questa strategia può essere rintracciata già nei fiori antenati delle bocche di leone. Si tratta di un aspetto su cui vi è stata una selezione evolutiva molto marcata, almeno fino a quando i fiori non hanno sviluppato una evidente pigmentazione rossa”.
I ricercatori hanno poi chiarito come si formano le strisce lungo le venature dei petali, rilevando la presenza di due segnali biochimici. “Abbiamo scoperto che uno dei segnali proviene dalle nervature dei petali e l’altro dall’epidermide”, ha detto Kathy Schwinn, ricercatrice neozelandese. “È proprio nel punto in cui i due segnali si incontrano che viene indotta la sintesi delle antocianine rosse, i pigmenti che conferiscono il colore ai fiori”.
Riferimento: DOI: 10.1111/j.1469-8137.2010.03498.x
Foto di Ronny Overhate da Pixabay
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